Sinfonia di stelle nel segno di Brahms

Ricomincia da Brahms, il Festival pianistico «Arturo Benedetti Michelangeli» di Bergamo e Brescia. Dopo l’edizione del 1987, anche quella del prossimo anno – la quarantaduesima della sua storia – sarà dedicata al grande compositore tedesco. Un ritorno, dunque, ma trionfale. Garantito dalla qualità delle orchestre sul palcoscenico, di assoluta eccellenza, così come eccellenti sono i direttori d’orchestra (da Riccardo Muti a Lorin Maazel, da Valery Gergiev a Lü Jia, senza contare Riccardo Muti che sarà al Teatro Grande di Brescia con la Filarmonica della Scala).

Di grandissimo livello anche i solisti, che dimostrano ancora una volta la grande solidità della tradizione del Festival. Il pubblico di Bergamo e di Brescia potrà ascoltare star come Grigory Sokolov, Martha Argerich, Andras Schiff e Murray Perahia.

E con loro, alcuni giovani già affermati ma non ancora conosciuti in Italia: tra questi spicca il pianista Chuco Valdès, jazzista cubano, considerato tra i migliori al mondo, e il violoncellista Wien Sinn Yang, appena più che ventenne, già primo violoncello solista dell’Orchestra di Baviera, che Colin Davis ha avviato alla carriera di solista.

Proprio il concerto del jazzista cubano è una delle novità più suggestive di questa edizione del Festival; l’altra è nel concerto d’apertura, nel quale la Budapest Festival orchestra proporrà, accanto a una sinfonia di Brahms, della musica folcloristica tzigana. Quasi una sorta di dialogo a distanza tra l’improvvisazione del jazz e la musicalità rapsodica dei gitani.Tema principale del Festival 2005 sono le quattro Sinfonie di Brahms abbinate ai quattro concerti uno per violino e orchestra e uno, il cosiddetto «Doppio concerto», per violino, violoncello e orchestra. Non sembri un tema limitato. In realtà, questo gruppo di otto poderosi lavori rappresenta, nel contesto storico e sociale del mondo musicale dell’epoca, una vera e propria svolta. In questo programma, tutto dedicato a Brahms, risalta per contrasto il concerto (fuori abbonamento) del 30 maggio a Brescia di Riccardo Muti. Il grande direttore d’orchestra ha scelto infatti di dedicare la sua serata con la Filarmonica della Scala a due grandi maestri italiani, assai meno celebrati, Giuseppe Martucci e Ottorino Respighi.

Il programma della manifestazione

(15/12/2004)

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