Se Città Alta diventa Hollywood
Tanti film e spot girati dentro le Mura

Bergamo è anche, e non poco, città cinematografica, visto il numero delle troupes di varie nazionalità che si sono installate da noi per girare, in tutto o in parte, i loro film.

La location è specialmente in Città Alta, e si può ben capire essendo un set impareggiabile già bell’e pronto.

Il primo film qui girato di cui abbiamo memoria è proprio «Città Alta», un documentario girato nel 1949 dai bergamaschi Giulio Questi, poi passato al professionismo, e Corrado Terzi, valente critico cinematografico. Il film fu accolto con unanimi applausi alla mostra di Venezia di quell’anno.

Nel 1955 è la volta del regista americano Vincent Sherman che si installa temporaneamente a Bergamo per realizzare, in collaborazione col collega italiano Giulio Macchi, la romantica storia di «Difendo il mio amore», con Martine Carol, già Caroline Chérie, e con Gabriele Ferzetti e un Vittorio Gassman ancora agli inizi.

Fra gli altri film e attori: Ugo Tognazzi e Senta Berger di «Cuori solitari», girato nel ’69; nel 1971, un «giallo» in piena regola, «Una farfalla con le ali insanguinate» con Giancarlo Sbragia; Marco Vicario gira a Bergamo, nel ’71, il farsesco (e pruriginoso) «Homo Heroticus» con Lando Buzzanca.

Poi nel ’74 a Bergamo Alta si gira «La poliziotta», commedia satirica diretta da Steno (Stefano Vanzina) con Mariangela Melato, Alberto Lionello. Nell’89 Roger Corman gira alcune scene di «Frankenstein oltre le frontiere del tempo», con John Hurt. Nel 2001 una troupe asiatica gira tra Città Alta e il Sentierone «In fuga per Hong Kong». I film e gli spot girati in bergamasca sono veramente tantissimi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA