
Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 11 Febbraio 2015
Sanremo tra Charlize e Conchita
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Seconda serata del Festival di Sanremo dopo il debutto di martedì nel segno della tradizione, un po’ piatto, formato famiglia, e segnato dal duetto tra Al Bano e Romina. Sul palco dell’Ariston mercoledì tra le Nuove Proposte si è vista anche un’accoppiata inusuale: nipote e nonno.
Parliamo di Gabriele Rosciglione, in arte il rapper 17enne Kaligola, con il nonno Giorgio Rosciglione, ex professore d’orchestra a Sanremo e per la prima volta alla guida dei suoi ex colleghi. «Quando mi hanno chiesto di scegliere un direttore ho pensato a mio nonno: un grande musicista che ha lavorato per 50 anni in questo mondo. E poi - aveva ammesso il 17enne candidamente - gli voglio tanto bene».

(Foto di ETTORE FERRARI)

(Foto di ETTORE FERRARI)
Tra i due, il più emozionato era sembrato però essere proprio il più esperto. «Essere direttore d’orchestra per mio nipote è un’emozione diversa da tutte quelle che avevo fatto prima. Ed è incredibile che sia stato proprio Gabriele a darmi questa opportunità». Ma Kaligola, il più giovane del lotto e in gara con «Oltre il giardino», è stato battuto nella prima sfida della serata dai KuTso (per loro il 59% delle preferenze) e dal loro brano «Elisa». I KuTso canteranno ancora venerdì nelle semifinali.
I primi cinque big della seconda serata a essere entrati in scena sono stati Nina Zilli, Marco Masini, Anna Tatangelo, Raf e il trio Il Volo. Entusiasmo e grandi applausi per il primo superospite, ovvero Biagio Antonacci che cantò a Sanremo la prima volta nel 1988. Molto toccante il ricordo dedicato a Pino Daniele: Antonacci ha cantato «Quando quando».

(Foto di ETTORE FERRARI)

(Foto di ETTORE FERRARI)

(Foto di ETTORE FERRARI)

(Foto di ETTORE FERRARI)

(Foto di ETTORE FERRARI)
È stato il turno della splendida attrice, premio Oscar (2004 con Monster), Charlize Theron, statunitense di origine sudafricane, che è stata intervista dal presentatore Carlo Conti. Ecco la personale playlist dell’attrice: Tom Petty (Free Fallin), U2 (Who’s gonna ride your wild horses) ed Eros Ramazzotti (Un’altra te).

(Foto di ETTORE FERRARI)

(Foto di ETTORE FERRARI)
Ancora big in gara, ovvero - sempre in ordine di apparizione - Irene Grandi, Lorenzo Fragola (il vincitore dell’ultimo X Factor), Biggio e Mandelli (ovvero i «Due soliti idioti»), Bianza Atzei e Moreno.

(Foto di ETTORE FERRARI)

(Foto di ETTORE FERRARI)
«Non importa da dove vieni o come ti mostri, conta chi sei e io sono questo». Conchita Wurst, la drag queen austriaca con la barba che ha vinto l'ultima edizione dell'Eurovision Song Contest, ha portato all'Ariston il suo messaggio di apertura alla diversità e viene accolta dagli applausi dopo l'esibizione sulle note di «Heroes». Carlo Conti, che si è rivolto a Conchita chiamandola Tom (Neuwirth il cognome all'anagrafe), le ha chiesto se la barba l'abbia aiutata nella vittoria all'Eurovision, e Conchita ha risposto: «Sì, senza non sarei stata la stessa». In abito super scollato, corpetto chiaro e gonna lunga blu, con la barba e i capelli più corti rispetto alla vittoria all'Eurovision, Conchita ha mostrato, su invito del conduttore, la figura femminile che porta tatuata sulle spalle: «È mia madre, si chiama Helga».

(Foto di ETTORE FERRARI)

(Foto di ETTORE FERRARI)
Il menu degli ospiti ha compreso anche Joe Bastianich, che ha proposto una ricetta per un San Valentino da stomaco di ferro a base di spaghetti e meat balls (spaghetti e polpette), Vincenzo Nibali, vincitore del Tour de France e la bandiera dell’Inter Javier Zanetti, nella veste di ambasciatore Expo.

(Foto di ETTORE FERRARI)

(Foto di ETTORE FERRARI)
Alla fine della serata i quattro big che risultano a rischio eliminazione sono Biggio e Mandelli, Bianca Arzei, Moreno e Anna Tatangelo, mentre il trio Il Volo, favorito dai pronostici, si è guadagnato le ovazioni che un tempo l'Ariston tributava ad Al Bano.

(Foto di ETTORE FERRARI)
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