Meta e Moro vincono Sanremo
Dall’accusa di plagio al trionfo finale

Ermal Meta e Fabrizio Moro con «Non mi hanno fatto niente» vincono la 68ma edizione del festival di Sanremo. Secondo posto per Lo Stato Sociale con «Una vita in vacanza», terza Annalisa con «Il mondo prima di te».

«Undici anni fa dedicai la vittoria tra le Nuove Proposte con Pensa a mio padre, oggi dedico la vittoria a mio figlio, che sta a casa: ciao Libero». È la dedica di Fabrizio Moro, subito dopo la vittoria al Festival di Sanremo. «Un’emozione indescrivibile», dice Ermal Meta che dedica la vittoria alla Mescal, la sua casa discografica «che ha creduto in me, quando nessun altro lo faceva».

Annalisa, Lo Stato Sociale, Ermal Meta e Fabrizio Moro sono i tre artisti in gara al Festival di Sanremo in corsa per la vittoria. Si riapre il televoto. Questa la classifica dei Big dal 4/o al 20/o posto, in ordine: Ron, Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico, Max Gazzè, Luca Barbarossa, Diodato e Roy Paci, The Kolors, Giovanni Caccamo, Le Vibrazioni, Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Renzo Rubino, Noemi, Red Canzian, Decibel, Nina Zilli, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, Mario Biondi, Elio e Le Storie Tese.

L’idea di Claudio Baglioni era quella di rendere omaggio a Sanremo a tutti i grandi autori del passato, ma molti tributi non hanno trovato spazio in scaletta. Ne cita alcuni nella serata finale, da Franco Califano a Pino Mango. Poi interpreta «La canzone intelligente» di Enzo Jannacci. In scaletta, prima della proclamazione del vincitore del festival, anche «Non arrossire» di Giorgio Gaber e ’Un giorno dopo l’altrò di Luigi Tenco.

Il sorprendente Piefrancesco Favino sa fare anche ’l» omo della parolà: stasera porta sul palco dell’Ariston un brano da La notte poco prima della foresta di Bernard-Marie Koltès, storia di estraneità e di esclusione, appena andata in scena all’Ambra Jovinelli di Roma. Un pezzo che l’attore, in un crescendo di pathos, recita con le lacrime agli occhi. Sul finale entrano in scena Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni, che intonano insieme Mio fratello che guardi il mondo di Ivano Fossati. E la commozione contagia anche Baglioni.

Nel circo di varia umanità che circonda l’Ariston abbondano i sosia dei vip. E così Claudio Baglioni, dopo aver fatto il replicante e imitato Virginia Raffaele nei panni di Belen Rodriguez, fa il sosia di se stesso, seduto in prima fila con vistosi baffi grigi. «Sono il sosia di Baglioni - spiega - mi esibisco in battesimi, cresime, compleanni, soprattutto funerali. I baffi? Prima non li avevo, ma da quando è iniziato il festival ho iniziato a farli crescere perché mi vergogno di essere il sosia di Baglioni, non vogliono che mi scambino più per lui».Sorpresa durante l’esibizione di Laura Pausini: dopo aver raccolto la standing ovation dell’Ariston con il duetto con Claudio Baglioni sulle note di Avrai, l’artista è uscita sul red carpet e ha cantato Come se non fosse stato mai amore coinvolgendo il pubblico.

La prima superospite della finale del festival di Sanremo è Laura Pausini, guarita dalla laringite che l’aveva costretta al forfait la prima sera, quando era intervenuta al telefono durante la performance di Fiorello.Stasera lo scambio di ruoli, lei è sul palco, lo showman è al telefono. «Laura sei perfetta, Claudio sei perfetto, l’unica cosa che stona è il rossonero», scherza l’interista Fiorello. Fa i complimenti a Baglioni per il successo del festival: «Mi viene da pensare a chi l’anno prossimo deve condurre Sanremo: gira voce che la Rai abbia già contattato il Papa e Melania Trump».

«È stata un’avventura interessante, appassionante, difficile e facile al tempo stesso». Claudio Baglioni apre in giacca di raso rossa la serata finale di Sanremo. «Il festival è andato bene, oggettivamente, anche se era partito un po’ storto, specie il mio farfallino la prima sera, che ha fatto più scalpore della farfallina di Belen».

Poi la gaffe sul titolo della canzone di Ultimo, vincitore delle Nuove Proposte che si esibisce all’inizio della serata: «Il ballo delle apparenze», dice Baglioni presentando il brano, che si intitola «Il ballo delle incertezze».

Claudio Baglioni farà il bis anche l’anno prossimo? La domanda che tutti si fanno rimbalza anche al Tg1 delle 20. «Al momento penso proprio di no, anche perché non mi è stato chiesto», risponde il direttore artistico a Vincenzo Mollica.

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