Cultura e Spettacoli
Mercoledì 08 Febbraio 2006
«Sabato, domenica e lunedì» dal 10 febbraio al Donizetti
Una commedia dolce e amara, proprio come sanno essere le commedie di Eduardo De Filippo, è il prossimo appuntamento della stagione di prosa. In cartellone lo spettacolo dal titolo «Sabato, domenica e lunedì» di Eduardo de Filippo che la compagnia Teatri Uniti-teatro Stabile dell’Umbria porterà in scena da venerdì 10 febbraio a domenica 19 febbraio al teatro Donizetti. La regia porta la firma di Toni Servillo. Le scene sono di Toni Servillo e Daniele Spisa, i costumi di Ortensia de Francesco, le luci di Pasquale Mari. «Sabato, domenica e lunedì» è una produzione dei Teatri Uniti in collaborazione con Il Teatro Stabile dlel’Umbria, Regione Campania, Teatro Comunale di Caserta, OTC SempreAperto-Teatro Garibaldi.
BIGLIETTI I biglietti saranno messi in vendita a partire da venerdì 10 febbraio alla biglietteria del teatro Donizetti che sarà aperta al pubblico dalle 13 alle 20.30 (per lo spettacolo della domenica dalle 14 alle 15.30). Costo del biglietto: da 12 euro per le gallerie (ridotto 8) a 28 euro per platea e palchi (ridotto 20 euro). Gli spettacoli avranno inizio alle 2030; la domenica alle 15.30.
Inoltre, giovedì 16 febbraio alle 17.30 nella sala Conferenze Tremaglia del teatro Donizetti verrà presentato il Quaderno dello spettacolo «Sabato, domenica e lunedì». All’incontro saranno presenti anche gli attori Toni Servillo e Anna Bonaiuto. L’ingresso è libero.
«SABATO DOMENICA E LUNEDI’»
Con Anna Bonaiuto nel ruolo di Rosa Priore, una folta compagnia di attori napoletani affianca Toni Servillo in un allestimento che mette in scena il senso autentico e profondo della commedia di De Filippo. In «Sabato, domenica e lunedì», che Eduardo scrisse nel 1959, De Filippo descrive tre giorni di tragicommedia domestica napoletana dove la preparazione del ragù diventa un vero rituale tra malintesi, crisi e riappacificazioni di una grande famiglia.
Nel ’59 De Filippo scrive questa tragicommedia dove il cibo, precisamente il ragù, si fa motore di ciò che succede in una famiglia italiana della media borghesia, ritratta in un momento storico particolarissimo, nella difficile confluenza tra l’uscita dagli anni bui del dopoguerra e l’inizio del boom economico degli anni Sessanta. Il dramma della famiglia Priore si sviluppa, infatti, intorno alla preparazione e alla consumazione del pranzo domenicale, momento di riunione della famiglia ma anche dello scoppio dei rancori e delle incomprensioni tra marito e moglie e tra padre e figli. E se le tre giornate in cui si svolge la vicenda segnano il ritmo della commedia – il sabato è il giorno dell’attesa e dell’accumulo delle tensioni, la domenica dello scoppiare delle liti e dei rancori, il lunedì dei chiarimenti e della riappacificazione - ad essere centrali sono i temi più cari ad Eduardo, quelli dell’incomunicabilità e dell’incomprensione all’interno della famiglia, aggravati qui da un sottile malessere legato al particolare momento storico di un’Italia non preparata ai mutamenti che la società imponeva.
(08/02/2006)
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