«Riscoprire la Carrara» alla Gamec
33 capolavori, Raffaello si specchia

«Riscoprire la Carrara», sebbene la pinacoteca sia ancora chiusa, riscoprirla con una mostra che presenta dipinti restaurati, riportati a una loro bellezza antica, e altri dipinti che alla Carrara non appartengono, ma che sono stati prestati alla nostra pinacoteca.

«Riscoprire la Carrara», sebbene la pinacoteca sia ancora chiusa, riscoprirla con una mostra che presenta dipinti restaurati, riportati a una loro bellezza antica, e altri dipinti che alla Carrara non appartengono, ma che sono stati prestati alla nostra pinacoteca per avviare un dialogo ideale fra capolavori.

Così la Madonna di Vincenzo Foppa si confronterà con quella di Giovanni Bellini, il Cristo benedicente di Raffaello si specchierà nel suo stesso San Sebastiano, e così il ritratto eseguito da Giovan Battista Moroni con il fiammingo Anthonis Mor, suo coetaneo...

«Riscoprire la Carrara» in trentatré capolavori che vanno dal Rinascimento fino all’Ottocento, ovvero il cuore della collezione bergamasca. La mostra - aperta dal 14 maggio al 27 luglio alla Gamec di via San Tomaso - è stata presentata ieri nella sala Riccardi del teatro Donizetti.

L’allestimento è di Cristina Rodeschini, responsabile della Carrara-Gamec, che ha preso la parola: «Per questa iniziativa sono essenziali due elementi: il restauro dei dipinti e la presenza di quadri che arrivano grazie alla collaborazione con altri sei musei italiani». Ecco i partner: Poldi Pezzoli di Milano, Uffizi di Firenze, Tosio Martinengo di Brescia, Galleria nazionale di Parma, Pinacoteca nazionale di Bologna, Musei civici di Parma, Cattedrale di Senigallia. Cristina Rodeschini ha ricordato che sono cinquantotto le opere restaurate con l’impegno del Comune di Bergamo, a cui se ne aggiungono undici recuperate grazie al contributo economico del Rotary club Bergamo Sud.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 3 maggio

© RIPRODUZIONE RISERVATA