Con il primo concerto del 2008, il 18 marzo alle ore 21 presso la Basilica di S. Maria Maggiore a Bergamo, riparte la XXV Rassegna Organistica su organi storici della Bergamasca, la più longeva manifestazione di concerti per organo, iniziativa della Provincia di Bergamo. Per quest’occasione la rassegna vedrà la collaborazione con il deSidera Bergamo Teatro Festival e con la Fondazione MIA, Congregazione della Misericordia Maggiore Bergamo, in una serata intitolata Le Chemin de La Croix riferita all’opera composta da Marcel Dupré a partire dal testo omonimo di Paul Claudel. Nel 1931 i celebri versi del poeta incentrati sulle quattordici stazioni della Via Crucis ispirarono a Marcel Dupré il suo Le Chemin de la Croix op. 29, improvvisazioni musicali che sono entrate a far parte del repertorio virtuosistico per organo. Il concerto del Martedì Santo risponde all’esigenza di legare strumento, repertorio e tempo liturgico: nell’esecuzione di Paolo Crivellaro e nella lettura e commento dei testi del poeta Davide Rondoni, il concerto aiuterà ad entrare nel clima particolare della Settimana Santa.
La primavera e l’estate prossime vedranno il susseguirsi di concerti su organi recentemente restaurati: ci riferiamo alle chiese parrocchiali di Torre de’ Roveri il 19 aprile e Cassiglio il 12 luglio. Il primo, uno strumento Marzoli e Rossi del 1915, vedrà protagonista un duo organo-violino affiatato e di spessore: Giovanni Feltrin e Anania Maritan. Il secondo, un organo Bossi dell’anno 1800, sarà affidato ad un giovane organista bergamasco (come consuetudine nella rassegna): Davide Rocchi. Ricordiamo, inoltre, i tre concerti su organi particolarmente significativi per antichità (l’Antegnati della chiesa di Almenno S. Salvatore ad Almenno, il 14 giugno), per bellezza timbrica (Chiesa di S. Anna in Bergamo, il 17 maggio) e per potenza visiva (Santuario di Ardesio il 26 luglio, concerto conclusivo) che permetteranno di accostarci al mondo dell’organo da prospettive diverse e complementari.
Infine un concerto d’harmonium: non il parente povero dell’organo a canne, ma vero e proprio strumento musicale, dotato di propria autonomia e personalità Per farcene scoprire i segreti ed incantarci con le sue sfumature espressive è stato invitato il più grande harmoniumista europeo, Joris Verdin, già ospite della Rassegna. A latere, anche stavolta in collaborazione con l’Accademia Musicale S. Cecilia di Bergamo, una conferenza (24 maggio) che aiuterà a familiarizzare con lo strumento in questione, la sua storia e la sua letteratura; un corso di tre giorni, tenuto ovviamente da Verdin aiuterà organisti italiani a prendere dimestichezza con l’orgue-expressive, come veniva anche chiamato nel suo paese d’origine, la Francia.
Info: www.centorezzara.it – tel. 035 243 539(10/03/2008)
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