Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Venerdì 03 Febbraio 2017
Quattro guide per «leggere le chiese»
Viaggio tra arte e fede nella Bergamasca
Una nuova grafica e strumenti inediti per la collana che accompagna turisti e fedeli nella conoscenza dell’edificio sacro.
«Leggere l’edificio sacro»: un progetto di divulgazione artistica e di fede che cambia volto e si modernizza. Una nuova grafica, diverse sottosezioni e strumenti divulgativi, presentati in Curia. Quattro diverse collane, tra cui una dedicata agli itinerari e una alle chiese contemporanee, per accompagnare turisti e fedeli nella lettura degli edifici sacri di cui la terra bergamasca è ricca. Un lavoro grazie al quale la Diocesi vuole rispondere all’interrogativo che la Comunità Cristiana tiene sempre vivo rispetto ai propri beni culturali: annunciare il Vangelo attraverso la bellezza dischiusa dai propri capolavori.
L’Ufficio Beni Culturali della Diocesi da alcuni anni si è incamminato in questa direzione dando avvio a una collana di guide per le chiese parrocchiali che si vuole ora riprendere, ampliare e rinnovare, in collaborazione con la Fondazione Bernareggi e con il sostegno di alcuni generosi enti promotori del progetto. La collana sarà costituita da una serie di sottosezioni, con alcune novità rispetto allo storico progetto.
Guide alle chiese parrocchiali: la sezione mantiene l’idea originaria del progetto ovvero quella di dotare tutte le chiese parrocchiali di uno strumento scientifico ma al contempo divulgativo.
Guide alle chiese non parrocchiali e ai santuari: la sezione ripercorre la scelta fatta in passato di dedicare specifiche guide anche a tutte le altre chiese non parrocchiali meritevoli di studio e valorizzazione.
Itinerari: all’interno della collana di guide per le chiese della Diocesi, è stata sviluppata una nuova sezione dedicata appositamente ad alcuni itinerari, i quali si propongono di guidare il turista e fedele in una lettura più ampia possibile e coerente di alcuni particolari contesti.
Guide alle chiese contemporanee: si tratta di una nuova sezione pensata per raccontare e valorizzare le chiese moderne e contemporanee della nostra Diocesi. Questa sezione potrà rappresentare un piccolo racconto della paziente ricerca liturgica e architettonica in atto nella nostra Diocesi a partire dalla riforma voluta dal Concilio Vaticano II.
Pieghevoli: un ulteriore supporto cartaceo di più facile produzione in grado di rispondere ad un primo livello di accompagnamento.
Sussidi per i più piccoli: sezione dedicata a chi si confronta per la prima volta con lo spazio sacro e che, più di tutti, ha la necessità di essere accompagnato nella scoperta dei luoghi liturgici per una crescita personale e di fede.
«Il ricco patrimonio di Beni Culturali della Diocesi di Bergamo è una risorsa preziosa non soltanto per il culto ma soprattutto come strumento per l’evangelizzazione. La sua valorizzazione è oggi facilitata anche dalla diffusione di nuovi strumenti e iniziative didattiche e divulgative che permettono a questi capolavori di parlare agli uomini e alle donne di oggi mostrando, attraverso la bellezza delle opere, la preziosità del Vangelo» commenta monsignor Vittorio Nozza, vicario episcopale per i laici e la pastorale.
«Attraverso il suo quotidiano lavoro, l’Ufficio beni culturali, mentre si occupa di accompagnare e guidare le parrocchie nel doveroso compito di cura e conservazione delle opere, vuole anche promuovere e favorire la sensibilizzazione della comunità riguardo al valore e al significato dei beni culturali ecclesiastici. Un lavoro che si realizza grazie anche alla comprensione delle immagini, dei luoghi e dei simboli che l’arte ha utilizzato per esprimere il sacro nel lungo cammino di trasmissione della fede» aggiunge don Fabrizio Rigamonti, direttore dell’Ufficio beni culturali.
«Con la riproposta di questo ventaglio di strumenti la Fondazione Bernareggi aggiorna le modalità di un compito che in passato ha già onorato per molti anni a servizio delle comunità parrocchiali. Questo nuovo insieme di collane arricchisce il servizio offrendo una diversificazione di strumenti che viene incontro anche alla variabile disponibilità dei mezzi economici. In questo modo ogni comunità può in ogni caso dotarsi di uno strumento che consenta un’adeguata introduzione dei fedeli o dei semplici visitatori al senso e alla qualità degli edifici sacri. L’intento generale del nostro servizio è infatti soprattutto quello di far conoscere il patrimonio architettonico e artistico della chiesa di Bergamo sotto la luce, non solo dell’interesse artistico che esso porta con sé, ma anche dello sfondo spirituale e teologico che lo ha generato e che lo rende comprensibile. Degna di nota anche in questo senso è la novità di una collana che si occupa delle chiese contemporanee, costruite in prossimità o all’indomani della riforma conciliare, parte del patrimonio che attende ancora una documentazione e una attenta riflessione. In generale l’insieme delle collane copre in maniera molto originale un ventaglio di interessi e di destinatari che fa di questo progetto qualcosa di molto prezioso» rileva don Giuliano Zanchi, segretario generale della Fondazione Bernareggi.
«La pubblicazione di itinerari/cammini vuole rispondere al desiderio dell’uomo contemporaneo, di arrivare alle radici della propria umanità e dell’incontro con Dio, a conoscere se stesso, misurandosi con la fatica e l’impegno anche fisico, a percepirsi come lo “status viatoris” sia la condizione esistenziale e fondamentale di ogni uomo. In questa esperienza il corpo spazio indispensabile e imprescindibile per fare esperienza dell’anima anima. Essere pellegrino significa entrare in rapporto semplice e armonioso con tutto ciò che ci circonda: incontrare l’altro, riscoprire se stessi, ascoltare la natura, giungere alla soglia del Mistero altro da sé. Il “peregrinus” ha una nuova percezione del tempo, apprezza la compagnia della solitudine del viaggio, necessaria e preziosa agli intimi pensieri del cuore; ed infine ritrova il gusto dell’amicizia, della fratellanza, della condivisione, dell’ospitalità, perché nel cammino della vita non si è mai soli» spiega don Gianluca Salvi, direttore Ufficio pellegrinaggi, tempo Libero e turismo.
Soddisfazione anche da Carlo Vimercati, presidente della Fondazione Comunità Bergamasca che «pone da sempre grande attenzione alla tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico bergamasco; non posso quindi che felicitarmi per l’idea di questa collana, come mezzo per rendere finalmente fruibili le opere presenti sul territorio con una consapevolezza diversa. La nostra Fondazione finanzia ogni anno coi bandi territoriali eventi e restauri nelle chiese della nostra provincia, l’approfondimento culturale consentito da queste guide va a potenziare e ottimizzare questo investimento».
La direzione complessiva del progetto è dell’Ufficio Beni Culturali, mentre il suo sviluppo operativo è affidato alla Fondazione Bernareggi. La validità dei contenuti prodotti è garantita dalla presenza di un comitato scientifico presieduto da don Fabrizio Rigamonti e composto da don Bruno Caccia, don Giuliano Zanchi, Simone Facchinetti, Paolo Cavalieri e don Giuseppe Sala. Lo sviluppo grafico del progetto è affidato a Moma Comunicazione mentre la stampa è realizzata da Litostampa Istituto Grafico.
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