Quadri specchiati e il terzo paradiso
Alla Gamec c’è il genio di Pistoletto

Una nuova mostra alla Gamec: «Immagini in più, oggetti in meno, un paradiso ancora» di Pistoletto, protagonista dell’«Arte povera».

Si chiama «Terzo Paradiso» ed è l’ultimo tassello della straordinaria ricerca artistica di Pistoletto, classe 1933, tra i protagonisti dell’«Arte povera» e, più in generale, del panorama culturale italiano dagli anni Sessanta in poi. Un percorso che la Gamec ha cercato di ricostruire e sintetizzare con la mostra «Immagini in più, oggetti in meno, un paradiso ancora», che aprirà i battenti il 6 ottobre, per chiudere il 15 gennaio (orari: lunedì-domenica, 10-19; giovedì, 10-22; martedì, chiuso; inaugurazione oggi alle 19).

Una cinquantina di opere per ripercorrere la carriera del pittore e scultore biellese attraverso tre nuclei fondamentali: i «quadri specchianti» – una costante della sua produzione a partire dal 1961 – il gruppo degli «oggetti in meno» – ascrivibili alla seconda metà degli anni ’60 – e il «Terzo Paradiso», ricreato sia nel prato che nel cortile della galleria di via San Tomaso.

In ognuna delle cinque sale del percorso espositivo ci si imbatte nei «quadri specchianti» (alcuni dei quali inediti): enormi lastre in acciaio lucidato a specchio sulle quali sono applicate serigrafie che ritraggono personaggi e oggetti appartenenti alla vita comune. Bambini in altalena, persone in coda, una scala o una tigre in gabbia. Lo spettatore, inevitabilmente, vi si specchia. «Ci si ferma un istante che non sarà mai uguale a quello successivo: su queste lastre, l’infinito è il presente», spiega il maestro.

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A seguire gli «oggetti in meno»: reinterpretazioni di utensili legati alla quotidianità che, estrapolati dal contesto ordinario, diventano «nature morte». Ad esempio, un «Mappamondo», un «Pozzo», o una «Casa a misura d’uomo» (riprodotta su una serie di cartoline il cui ricavato verrà devoluto alle popolazioni colpite dal sisma).

A consacrare il suo legame con Bergamo anche il Terzo Paradiso «verde» che – rivelano l’assessore Nadia Ghisalberti, il direttore della Gamec Giacinto di Pietrantonio e il presidente Alberto Barcella – a breve spunterà nei giardini dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII.

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