Pooh al Gleno, salta il concerto

Pooh al Gleno, salta il concertoA rischio l’esibizione di oggi pomeriggio, ma il gruppo è pronto a spostarla anche a domani La vicedirettrice Fioria: «Il dipartimento non ci ha dato l’ok, non era mai successo»

I detenuti della casa circondariale si erano preparati da mesi all’incontro con i Pooh. Nel corso musicale avevano imparato ad arrangiare grandi successi come Pierre, Piccola Katy, Il cielo è blu sopra le nuvole. Ma ieri, penultimo giorno disponibile, da Roma non è arrivata nessuna risposta. E se il dipartimento di pubblica sicurezza tace, i Pooh rimangono fuori dai cancelli. Perché senza autorizzazione, l’attesa performance del celebre quartetto atteso in via Gleno dai detenuti dell’alta sicurezza, non s’ha da fare.

Parola della vicedirettrice della casa circondariale, Francesca Fioria, che fino a ieri, insieme al personale e ai detenuti, ha sperato che quella risposta arrivasse e che fosse positiva. «Senza l’autorizzazione del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, questa manifestazione, proprio perché coinvolge i detenuti dell’alta sicurezza, non può svolgersi – ha spiegato –. Noi avevamo inviato l’autorizzazione per tempo, i primi di ottobre, e di solito la risposta arriva nei giorni precedenti alla data programmata. Ad oggi (ieri per chi legge, ndr) non è arrivato niente». «Ma se arrivasse anche domani mattina (oggi per chi legge, ndr) – ha tenuto a precisare la vicedirettrice – noi saremmo pronti ad accogliere i Pooh e a far svolgere la manifestazione secondo i programmi».

Le cause del silenzio? «Essendo un silenzio, si può solo interpretare. Io non posso dire che la mancata risposta sia legata all’evasione di metà ottobre (quella di Max Leitner e Emanuele Radosta, la notte tra il 14 e il 15 ottobre, ndr), ma non posso nemmeno escluderlo. Non c’è un provvedimento che spieghi come mai il dipartimento non ha fornito una risposta alla nostra richiesta. Sta di fatto che senza di essa siamo costretti a rinunciare». E questa rinuncia, anche se nessuno lo dice esplicitamente, pesa, perché è in senso contrario a quella programmazione d’intenti, dichiarata anche dal provveditore Luigi Pagano all’indomani dalla clamorosa evasione, che indicava nell’apertura alla città e nel non chiudersi a riccio le soluzioni per uscire dall’impasse sorto a causa della duplice fuga.

In casa Pooh, ieri sera, si respirava ancora un clima di speranza. Il quartetto, infatti, ha fatto sapere di tenere molto all’incontro con i detenuti: i musicisti sono disposti anche a rimandare l’appuntamento a domani, pur di riuscire a entrare nella casa circondariale. Non solo, tramite il loro staff, il gruppo avrebbe contattato anche il dipartimento a Roma per sapere se esisteva qualche impedimento specifico. Non si escludono, quindi, colpi di scena che potrebbero ribaltare la situazione a favore di chi, in questo progetto, per giorni e per mesi ha creduto e ha lavorato intensamente.

(06/11/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA