Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Sabato 08 Febbraio 2020
Pinguini tattici nucleari saldi al 3° posto
Tutto pronto per il gran finale a Sanremo
Nella classifica dei lettori de L’Eco di Bergamo la band bergamasca è già sul gradino più alto.
Leo Gassmann vince la gara delle Nuove Proposte di Sanremo 2020 in una serata (la quarta di venerdì 7 febbraio) che si avvia a mettere a dura prova anche i più incalliti maratoneti del festival. L’erede della dinastia Gassmann, che preferisce farsi chiamare semplicemente Leo, 22 anni, appassionato di musica fin da piccolo, già semifinalista a X Factor, batte con il 52,5% delle preferenze la 16enne (e promettente) Tecla Insolia con il brano Vai bene così, che invita ad accettare i propri fallimenti. I genitori non l’hanno accompagnato al festival, ma l’urlo di papà Alessandro arriva forte e chiaro in video via Twitter: «Mi sei sempre andato bene così amore mio!!!!!!!!».
Con il suo 8 Marzo Tecla vince il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla per le Nuove Proposte, mentre agli Eugenio in Via di Gioia, con il brano Tsunami, va il Premio della Critica intitolato a Mia Martini.
Nella classifica della sala stampa del festival di Sanremo dopo la quarta serata Diodato è sul podio, secondo Francesco Gabbani e i bergamaschi Pinguini Tattici Nucleari si posizionano saldamente al terzo posto del podio (ma nella classifica dei lettori de L’Eco di Bergamo sono già primi). Seguono: Le Vibrazioni, Piero Pelù, Tosca, Rancore, Elodie, Achille Lauro, Irene Grandi, Anastasio, Raphael Gualazzi, Paolo Jannacci, Rita Pavone, Levante, Marco Masini, Junior Cally, Elettra Lamborghini, Giordana Angi, Michele Zarrillo, Enrico Nigiotti, Riki, Alberto Urso. Eliminati Bugo e Morgan: Bugo infatti ha abbandonato la scena del Festival durante l’esibizione perché Morgan avrebbe cambiato il testo della canzone.
Dopo il boom di ascolti della terza serata, quasi 9,9 milioni di media e soprattutto un 54.5% di share che è il più alto dal 1997, Fiorello torna, ma è costretto a onorare ancora una volta la scommessa, entrando in scena dalla scalinata travestito da coniglio del Cantante mascherato. «Sono il figlio di Milly Carlucci, mi chiamo Coniglio Carlucci. Siamo una famiglia, siamo i Conigli Tattici Nucleari». Le sorprese non sono finite: sotto la testa da coniglio si nasconde la parrucca di Maria De Filippi «e sotto lo smoking c’è la tutina di Achille Lauro». Fa le faccette per imitare l’espressione di CR7 («Fa la crioterapia, ti mettono dentro un frigorifero gigante, ti abbattono come una fetta di tonno, entri Baglioni e esci Benji e Fede»), poi «incastra» l’amico conduttore: «Se la puntata di stasera andrà bene, tocca a te domani iniziare con questa parrucca il festival».
Tiziano Ferro trascina l’Ariston con il medley di L’ultima notte al mondo, Ti scatterò una foto, L’amore è una cosa semplice: standing ovation, poi il duetto con Fiorello sulle note di Finalmente tu, che archivia le tensioni delle ultime ore tra i due artisti. Fiorello è tornato e tornano anche le gag da villaggio vacanze, come quella sulle difficoltà a fare la pipì a sessant’anni. Più riuscita la versione swing di Quando quando quando che - in quota nostalgia - lo showman canta con Tony Renis direttore d’orchestra d’eccezione.
Le signore del festival sono Antonella Clerici, che ostenta una mise delle sue, sontuosa, rosso fuoco, in pizzo, ruches di tulle e strass, e Francesca Sofia Novello, elegante nell’abito nuvola di tulle nero con la profonda scollatura a cuore. «Ama», ormai sdoganato anche come showman, ironizza sulla sua gaffe in conferenza stampa e, con una bomboletta spray, traccia una linea bianca sul palco invitando la fidanzata di Valentino Rossi a non indietreggiare mai. Poi pulisce il pavimento con lo spazzolone: «Pippo Baudo mi aveva avvertito: a Sanremo devi essere pronto a tutto».
Sprazzi di grande musica internazionale con Dua Lipa: la superstar di origini albanesi e kosovare porta all’Ariston Don’t start now, primo singolo estratto dal nuovo album Future nostalgia. Toccante il video di omaggio a Vincenzo Mollica, il giornalista del Tg1 memoria storica del festival, che va in pensione: per lui il saluto di Stefania Sandrelli, Vasco Rossi, Roberto Benigni, mentre Fiorello lo abbraccia in platea. A mezzanotte tocca anche a Ghali, per la prima volta all’Ariston con un medley dei suoi successi: entrata scenografica con finta caduta per le scale e sul volto la maschera, uno dei trend di questo festival.
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