«Piccoli Crimini coniugali» sul palco del Donizetti

«Piccoli Crimini coniugali» di Eric Emmanuel Schmitt è il titolo della commedia che La Contemporanea, in coproduzione con il teatro Stabile Friuli Venezia Giulia, porterà in scena al teatro Donizetti da venerdì 9 dicembre a domenica 18 dicembre. La regia dello spettacolo è firmata da Sergio Fantoni mentre le scene sono di Nicolas Bovey e le musiche di Cesare Picco. Sul palcoscenico Andrea Jonasson e Massimo Venturiello (nello stesso ruolo , quello di Gilles, che fu di Giampiero Bianchi, scomparso la scorsa estate).  I biglietti saranno messi in vendita alla biglietteria del teatro Donizetti a partire da venerdì 9 dicembre. La biglietteria sarà aperta al pubblico dalle 13 alle 20.30 e la domenica dalle 14 alle 15.30. Costo dei biglietti: da 12 euro (seconda galleria) a 28 euro (platea e palchi).  Gli spettacoli avranno inizio alle 20.30; la domenica alle 15.30.  

«Piccoli crimini coniugali» racconta la storia di Gilles e Lisa: un menage quasi perfetto, come tanti altri, che dura da quindici anni. Lui scrive libri gialli, è uno spericolato pensatore e vede nella coppia un’associazione a delinquere finalizzata all’annientamento del compagno. Lei è una moglie fedele, innamorata, ma con la sfortuna di vivere l’età in cui si scopre amaramente un mondo fatto di donne belle e giovani. Un bel giorno, però, Gilles prende un colpo in testa. Da quel momento non ricorda più nulla e Lisa lo aiuterà a ricostruire la sua identità e, soprattutto, quella del loro rapporto. Sì, perché il colpo in testa, in realtà, li aiuterà a scoprirsi, o meglio ancora a conoscersi davvero, attraverso rivelazioni sorprendenti, rancori, gelosie, fraintendimenti mai chiariti, in una lotta senza esclusioni di colpa, sostenuta, però, da una grande attrazione fisica che li tiene legati.

E’ la rigenerazione di una storia d’amore che un piccolo incidente aveva rischiato di distruggere. Costruendo tutto su un gioco di luci e di ombre, di calma e di violenza, di buona educazione e di istinti bestiali, Eric Emmanuel Schmitt – l’autore di «Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano», da cui è stato tratto anche un film - vuole parlare della coppia. In apparenza un braccio di ferro tra due verità, in pratica una riflessione sui rapporti umani che si consumano ma che trovano la loro salvezza attraverso una crisi e la sua risoluzione. E’ un’analisi disincantata, a tratti spietata, della vicenda di questa coppia.

«Piccoli crimini coniugali» offre allo spettatore uno scavo psicologico, sottile, profondo. Quello dello scrittore francese è un «teatro di parola», filosofico: scava nell’intimo di ragione e sentimento e mette in scena dettagli impercettibili, senza sottolineature. Tocca allo spettatore riconoscerli, dar loro un filo logico. Perché il lavoro, che la regia di Sergio Fantoni ha evidenziato, è sullo spettatore non sull’attore: dalla platea si deve immaginare il «non detto», il «non mostrato».

(07/12/2005)

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