Piazza Mascheroni senza auto
Un video per scoprire Città Alta nel 1949

Un incanto questo video del 1949, quando Città Alta era senza macchine e, come racconta la voce narrante, «pare un’armoniosa composizione tra le montagne alle sue spalle e la pianura aperta davanti a sè».

Allora altro che piazza Mascheroni senza automobili, ecco quasi 70 anni fa le nostre Mura, Porta San Giacomo, le strette viuzze e quel patrimonio antico e poetico delle scalette «lente tra il verde degli alberi».

Ad averlo realizzato Corrado Terzi (che è anche la voce narrante) e Giulio Questi, un cortometraggio di grande poesia selezionato per la Mostra del Cinema di Venezia del ’49.

Immagini leggere e intense: Piazza Vecchia e la fontana del Contarini, un gruppo di seminaristi in via Arena diretti verso il Duomo, bambini in calzoni corti che corrono per le discese di una Bergamo avvolta nel sole.

E poi le lenzuola bianche alla finestre, una donna che si affaccia per osservare la sua Città Alta silenziosa e pacifica: «Per sempre resterà nel suo passato» racconta la voce narrante, mentre in piazzetta San Pancrazio un venditore ambulante propone unguenti medici con erbe di montagna: «Montanari e contadini hanno le scarpe grosse ma il cervello fino» recita l’ambulante che raggruppa mamme e bambini davanti alla facciata dell’Agnello d’Oro: sui muri si legge la scritta «Alloggi» mentre su un terrazzino una giovane legge un libro baciata dal sole.

E poi ancora la bellezza di Santa Maria Maggiore, della Corsarola con giovani fanciulle a passeggio e donne intente a far la spesa. Una «composizione armoniosa» racconta Terzi, tra i tetti che si infittiscono e il volto invecchiato dal sole di un uomo che si disseta alla Fontana del Contarini. Si pulisce la bocca con la mano callosa e la giacca bucata. In quel gesto, in quello sguardo fisso e immobile sulla telecamera il sapore di quegli anni.

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