Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Domenica 25 Gennaio 2015
Orobie Film Festival, gran finale
Ecco i registi e i fotografi vincitori
La serata finale della nona edizione di Orobie Film Festival si è tenuta sabato 24 gennaio all’Auditorium di piazza della Libertà di Bergamo.
La sala ha ospitato le nove serate di proiezioni e avvenimenti, conclusesi con il Gran Galà della Montagna, durante la quale è stato proiettato in anteprima il film «K2 un urlo dalla vetta» di Daniele Moretti, prodotto da SkyTg24 in collaborazione con l’Associazione Ev-K2-Cnr e dedicato alla prima salita interamente pakistana sul K2, effettuata 60 anni dopo la vittoria italiana del 1954. Ecco i registi e i fotografi premiati, con i rispettivi frame, scatti e motivazioni.
CONCORSO CINEMATOGRAFICO
Sezione orobie e montagne di Lombardia
Film vincitore: «L’equilibrio» di Marco Tessaro.
Il documentario ha il pregio di far scoprire allo spettatore con riprese in molti casi sorprendenti la natura circostante il Lago Maggiore sottolineando l’esigenza di tutelare in tutti i modi possibili un ambiente naturale ancora intatto.
Sezione paesaggi d’Italia
Menzione speciale: «Vincersi» di Mirko Giorgi e Alessandro Dardani.
Il film si segnala per il suo alto valore sociale ed educativo. L’opera infatti illustra come incredibilmente sia possibile far provare, grazie a istruttori capaci e motivati, tutte le emozioni dell’arrampicata a persone non vedenti.
Film vincitore: «Alta via dei parchi. Viaggio a piedi in Emilia-Romagna» di Serena Tommasini Degna.
Il documentario valorizza l’ambiente e le bellezze paesaggistiche e storiche dell’Appennino tosco-emiliano, ripercorso a piedi per riscoprirne le nascoste ricchezze culturali. Un’opera filmica, con un protagonista inusuale, lo scrittore Enrico Brizzi, che ha il pregio di far mostrare zone ancora poco conosciute, ma inaspettatamente molto interessanti dal punto di vista naturalistico e ambientale.
Terre alte del Mondo
Menzione speciale: «Mur» di Andra Tevy.
Il cortometraggio, tutto girato all’interno di una palestra artificiale di arrampicata, viene segnalato per il soggetto originale e per la trama avvincente, pur nella sua brevità. L’opera dimostra, ancora una volta, come basti un’idea originale per realizzare un buon prodotto anche con costi bassissimi di produzione.
Film vincitore: «The last great climb» di Alastair Lee.
I protagonisti della spedizione alpinistica del film vanno alla ricerca di una nuova cima da conquistare all’estremità del mondo, l’Ulvetanna in Antartide, facendoci scoprire luoghi inesplorati e di una bellezza primordiale, ritratti con una fotografia e immagini straordinariamente spettacolari e suggestive.
Premio della Giuria: «Nock Mountains at heaven’s door» di Waltraud Paschinger.
L’opera si distingue in particolare per l’ottima qualità delle immagini nonostante l’estrema difficoltà di realizzazione di alcune sequenze. Protagonista è la natura ancora selvaggia del Parco nazionale del Nockberge, in Carinzia, un territorio che viene rivelato allo spettatore in tutte le sue ricchezze di fauna e paesaggistiche.
CONCORSO FOTOGRAFICO
Categoria Orobie: «Profili di monti» di Fabio Ghisalberti.
La tipica orografia dei colli pedemontani bergamaschi è stata colta con maestria in questo scatto di grande impatto emotivo. Il paese pare sorvegliare con discrezione quotidiana l’immensa distesa di nebbie e rilievi, mentre l’occhio del viaggiatore è libero di fluttuare nell’incantevole gioco di luci e ombre.
Categoria Paesaggi d’Italia: «Castelluccio di Norcia» di Franco Marchi.
Uno dei paesaggi italiani più suggestivi e ricercati dai fotografi d’ambiente è stato interpretato dal vincitore con apparente semplicità ma con notevole abilità e senso delle proporzioni. L’autore è riuscito a regalare un tocco artistico anche a una struttura che di norma tende a ferire la bellezza della natura.
Categoria Terre Alte: «Zinalrothorn» di Claudio Ranza.
Il senso pieno dell’avventura, con i suoi rischi e il relativo irresistibile fascino, è riprodotto al meglio nella splendida soggettiva dalla cresta della montagna svizzera. Cielo, terra e uomo sembrano qui trovare un perfetto punto d’equilibrio, e la magia dell’alpinismo sta nel saperlo trovare in punta di piedi.
È stato anche consegnato un riconoscimento da parte dell’Associazione Montagna Italia alla Compagnia delle Chiavi per aver ideato appositamente per l’inaugurazione di OFF 2015 la performance teatrale Sesto grado - riflessi di montagna tenutasi sabato 17 gennaio.
Hanno ritirato la medaglia del Senato il soprano Silvia Lorenzi fondatrice della Compagnia delle Chiavi, l’attore Christian Cestaro e il musicista Fabio Piazzalunga. La medaglia, pervenuta all’Associazione per la nona edizione, è stata consegnata dal Presidente del Festival Roberto Gualdi.
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