Cultura e Spettacoli / Pianura
Domenica 02 Ottobre 2016
«Orazione»: la storia in vignetta
E San Bernardino diventa Renzi
San Bernardino è tornato a predicare e lo farà in parole, musica e un po’ di satira. Sì, avete letto bene.
La vita del santo che seicento anni fa riusciva a pacificare città in lotta e contrade dilaniate da sanguinose contese verrà raccontata con una serie di testi originali cantati, abbinati alle proiezioni di affreschi dedicati alla sua storia e a una speciale serie di 11 tavole originali disegnate dal noto vignettista del «Corriere della Sera» Emilio Giannelli. L’accostamento non è una sperimentazione azzardata, ma rispetta le attitudini del santo, come spiega Alessandro Bottelli, autore e anima del progetto intitolato «Orazione», che andrà in scena in due chiese dedicate al santo: a Lallio il 6 ottobre e a Caravaggio il 7 ottobre.
«San Bernardino - afferma Bottelli, che lavora per la casa editrice Carrara ed è autore di testi per diverse opere musicali - era un fine teologo, ma soprattutto un fervente predicatore e un oratore attento, capace di parlare con estrema chiarezza trattando argomenti di viva attualità. Era un uomo votato alla concordia che non esitava a sporcarsi le mani con le cose del mondo. Da qui anche l’uso dell’ironia, che risulta anche dalla trascrizione delle sue prediche a Siena».
Il sacro e il profano camminano di pari passo nella concezione del mondo di San Bernardino, un umile frate francescano che però non esitava a parlare schietto con il popolo e con i potenti. Lo fece anche nella Bergamasca segnata da aspre contese, dove il suo ricordo di pacificatore si è tradotto in chiese e opere d’arte. Ma il parlar chiaro non piace a tutti San Bernardino fu costretto a subire un processo per eresia, accusa dalla quale riuscì a scagionarsi con successo conquistando inoltre nuovi e importanti ammiratori, come lo stesso Papa Martino V.
Il punto di partenza dell’operazione «Orazione» sono gli affreschi sulle pareti della chiesetta di Lallio (la prima in assoluto dedicata al santo) di Cristoforo Baschenis «Il vecchio». Giannelli ha reinterpretato i «quadri» biografici in chiave ironica, usando come protagonista l’uomo del momento: il premier Matteo Renzi. Le «predicazioni» di San Matteo ovviamente sono di altro genere. Tra la folla infatti spiccano volti noti e notissimi della politica nazionale, tutti selezionati in base al contesto.
Ad esempio l’episodio dell’elemosina, che manifesta l’animo caritatevole del giovane Bernardino degli Albizzeschi nei confronti dei bisognosi, viene stravolto usando come tema gli 80 euro e dell’aumento delle pensioni. La predica dal pulpito di fronte al Papa e agli alti prelati si trasforma in un congresso del Pd con Napolitano in veste di Pontefice. Lo stato di salute precario dell’Italia invece offre lo spunto per rivedere una visita del santo ad una donna malata cronica: prudentemente, visto il caso disperato, non si fa accenno a miracoli, ma di un tentativo di guarigione da parte di Renzi.
Insomma si scherza con i santi, non risparmiando i fanti della politica. E Giannelli ha le carte in regola per esprimersi fuori dagli steccati visto che, oltre ad una lunga navigazione nel mondo della satira, ha in San Bernardino un concittadino (entrambi sono nati a Siena) e un «collega» di studi di legge. La comunanza fra i due si completa con un’affinità nello spirito d’osservazione che è la base della predisposizione all’ironia, strumento prezioso per un comunicatore. L’ironia infatti è linfa per la satira e per la critica e dunque preziosa per le creazioni del vignettista come per i discorsi del predicatore: entrambi devono costruire dei ponti per comunicare il loro messaggio ad un pubblico vasto ed eterogeneo.
Proprio come le tavole reinventate da Giannelli che, pur nel rispetto dell’impianto grafico, delle opere di Baschenis ci raccontano un mondo lontano eppure cambiato poco con lo scorrere dei secoli. I problemi e i patimenti, così come le lotte e gli intrighi, non sono spariti, anzi. Sostituendo le facce il risultato non cambia, si potrebbe azzardare sposando i corsi e i ricorsi del filosofo Vico. Resta però valido il richiamo alla concretezza lanciato da San Bernardino. Che guarda a caso è il concetto di «Orazione» ossia Ora-Azione: un’occasione per riscoprire il patrimonio culturale e artistico locale e un incentivo all’impegno per migliorare il mondo che ci circonda, partendo dalla cura delle cose piccole e grandi.
Gianlorenzo Barollo
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