Cultura e Spettacoli
Lunedì 30 Settembre 2002
Olmi, Lynch e Coppolaparte la stagione Lab 80
Nel ricco cartellone del Cineforum Lab 80 spicca la retrospettiva sul cinema di Carmelo Bene, la personale di Augusto Tretti, l’anteprima del nuovo lavoro del regista bergamasco Alberto Cima e la proiezione speciale del film di Ermanno Olmi "E venne un uomo".
Verrà proposta naturalmente una selezione del meglio della passata stagione cinematografica, oltre al recupero di tre capolavori del cinema di ieri e di oggi (Apocalypse Now Reduxdi Francis Coppola, Jules et Jimdi François Truffaut e La sottile linea rossadi Terrence Malick). Altro momento centrale la proiezione del film di Olmi, in occasione dell’apertura della mostra "Arte a Bergamo 1960-1969" a cura della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea (il 6 dicembre).
E poi ancora tre corsi teorico pratici per capire il cinema, cortometraggi di giovani autori bergamaschi e spettacoli teatrali, sono i grossi filoni che compongono il programma della prima parte della stagione del Cineforum Lab 80 (informazioni allo 035.34.22.39 - www. alasca.it/lab80).
Stagione che presenta subito alcune importanti novità: intanto in controtendenza con l’andamento dei prezzi di beni e consumi, il prezzo della tessera d’iscrizione all’associazione è diminuito di circa il trenta per cento dallo scorso anno, il costo della tessera è infatti, quest’anno, di soli dieci euro (validità settembre 2003) e consente di partecipare a tutte le iniziative dell’"ssociazione a prezzi veramente favorevoli.
Forte la presenza del cinema francese e inglese. Sul versante della didattica tre sono le proposte per la prima parte della stagione, il consueto corso propedeutico sul linguaggio cinematografico, uno di introduzione al Serial televisivo e uno teorico-pratico di approccio all’utilizzo della telecamera e delle tecniche di ripresa.
Per quanto riguarda i film di giovani autori bergamaschi verranno presentate opere di Giuseppe Goisis (Molti anni dopo), Tony Sbarbaro (Chiuso-In), Giuliano Magni (Sottosopra), nonché i lavori di Andrea Zambelli (Farebbero tutti silenzio) e Ivano De Matteo Prigionieri di una fede) sul mondo degli ultras del calcio.
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