Nuovo album per i Nomadi:
«50+1», carrellata di successi

Un album per celebrare una lunga carriera, per i Nomadi che martedì 15 aprile pubblicano «50+1», nuovo doppio lavoro da studio con una carrellata di successi pescati dal passato, oltre a due brani inediti.

Un album per celebrare una lunga carriera, per i Nomadi che martedì 15 aprile pubblicano «50+1», nuovo doppio lavoro da studio con una carrellata di successi pescati dal passato, oltre a due brani inediti.

Con una scaletta di trentaquattro pezzi in totale, l’album è anche il primo con il quale Cristiano Turato, voce della band dal 2012, si è confrontato con alcuni pezzi storici dei Nomadi, per una versione riarrangiata e arricchita di nuovi suoni. «È un album molto importante per noi - racconta Beppe Carletti, che dei Nomadi è stato il fondatore assieme ad Augusto Daolio - perché se mi avessero detto tempo fa che i Nomadi avrebbero avuto una carriera così lunga, non ci avrei mai creduto e avrei dato del matto a chiunque l’avesse detto. Non l’avrei mai pensato a sedici anni quando il gruppo è nato, come tanto meno dopo la scomparsa di Augusto. Essere arrivati a questa cifra è incredibile e tutto quello che arriva adesso è bello e regalato».

Praticamente in tour da 50 anni con poche, pochissime, soste, il nuovo lavoro del gruppo dei Nomadi arriva nel bel mezzo di una serie di date che anche in questo periodo portano il gruppo sui palchi italiani. «Gli anni passano ma io non li sento - dice sempre Carletti - perché la soddisfazione di andare sul palco e vedere di fronte le generazioni che si rinnovano è talmente grande che darebbe la carica a chiunque per andare avanti sulla propria strada».

Un tributo al mezzo secolo di attività del gruppo, quindi, ma anche un riassunto che passa anche dai brani meno celebri. «Ci sono anche alcune delle canzoni meno famose dei Nomadi - dice Carletti -, ma per noi tutte molto importanti. Non sono stati solo i brani che hanno avuto successo a tenere insieme il gruppo per tanti anni ma anche tutti gli altri con i quali abbiamo costruito una storia musicale: è un autotributo che desideravo molto perché 50 anni andavano raccontati con le nostre canzoni, che poi sono anche la nostra vita».

I due brani inediti inseriti in scaletta s’intitolano «Come va la vita» e «Nulla di nuovo». «Sono canzoni Nomadi al cento per cento perché siamo sempre stati un po’ cronisti - commenta il tastierista - e l’attualità è sempre stata nei nostri testi. Non riusciremmo ad essere diversi e la canzoncine d’amore che scrivono tanti giovani cantanti noi non potremmo farle perché non saremmo credibili». Con un calendario fitto di date live, i Nomadi saranno in tour fino al prossimo novembre con più di venti date già programmate. «Stare sul palco è una sensazione bellissima e quando suono “Io vagabondo” è sempre come se la suonassi per la prima volta - confida Carletti -. Le sensazioni che si provano sul palco sono un toccasana e qualcuno dovrebbe trovare il modo per sintetizzarle e farne medicina».

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