Nuovi misteri dal Sistema Solare
Su Cerere fulgide macchie bianche

Che cosa sono quelle macchie bianche, fulgide, che la sonda automatica Dawn della Nasa ha scoperto all’interno di alcuni crateri del pianeta nano Cerere?

La missione americana è arrivata in vista di Cerere nell’aprile scorso e man mano si è avvicinata al piccolo pianeta: le macchie bianche si sono ingrandite e moltiplicate, ma ancora oggi di che cosa si tratti non è chiaro. Ghiaccio? Neve? Geysers?

I ricercatori della Nasa non sono in grado di spiegare il fenomeno che li ha colti di sorpresa perché niente del genere è mai stato osservato nel Sistema Solare, al di là della Terra. Su Marte, per la verità, esistono delle calotte polari di ghiaccio d’acqua e di ghiaccio di anidride carbonica, ma all’interno di valli e crateri non sono mai stati notati depositi bianchi di questo tipo. E allora perché su Cerere?

Il pianeta nano è stato scoperto nel 1801 da un astronomo italiano, il gesuita Giuseppe Piazzi, dall’osservatorio di Palermo. Per mezzo secolo venne considerato il quinto pianeta del Sistema Solare, il famoso pianeta mancante fra Marte e Giove. Cerere si trova proprio nel punto che si riteneva più indicato, a circa quattrocento milioni di chilometri dal Sole.

Si scoprì poi che Cerere era troppo piccolo (poco meno di mille chilometri di diametro) per essere un vero pianeta. Nella sua stessa zona vennero scoperti altri pianetini come Vesta e Pallade, piccoli mondi di circa cinquecento chilometri di diametro, dalla forma sferica non propriamente regolare, e poi migliaia di altri corpi celesti, rocce vaganti nel Sistema Solare nella zona compresa fra l’orbita di Marte e quella di Giove. I resti, i detriti di un pianeta che non ha mai preso corpo?

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