Cultura e Spettacoli
Mercoledì 22 Settembre 2021
Nude rocce modellate dal tempo negli scatti di Beppe Fumagalli
Successo per la mostra fotografica «Nuda e Viva» del bergamasco Beppe Fumagalli al Centro fotografico di Cristian Castelnuovo a Cagliari.
È stata un successo la mostra fotografica «Nuda e Viva» del bergamasco Beppe Fumagalli, inaugurata 3 settimane fa al Centro fotografico di Cristian Castelnuovo a Cagliari. Giovedì 23 settembre chiude, ma più che una chiusura sarà un trasloco, per riaprire sempre nel capoluogo sardo, nella sala esposizioni di Net Value, il più importante un centro della Sardegna per il sostegno e la crescita delle start up del settore tecnologico. Nel trasferimento qualcosa cambierà e rispetto al progetto originario curato da Roberto Vanali, le immagini di «Nuda e Viva» saranno presentate sotto una nuova luce, per introdurre accanto all’aspetto estetico anche argomenti di taglio scientifico e ambientale.
Le potenti immagini in bianco e nero delle formazioni rocciose nascoste in uno dei tratti meno conosciuti della cosa occidentale della Sardegna, si sono infatti proposte come spunto per un dibattito tra i geologi dell’Università di Cagliari. Sui graniti e le loro trasformazioni a immagine e somiglianza di animali, uomini e mostri, sono subito intervenute le docenti e ricercatrici Paola Meloni e Maria Cristina Porcu, che hanno integrato la mostra con una carta geologica della costa del comune di Arbus e con una scheda esplicativa delle trasformazioni avvenute in questo territorio nel corso di centinaia milioni di anni.
Sullo stesso tema si sono poi registrati poi altri interventi che hanno messo in luce come la «nuda» roccia sia realmente «viva» e venga modellata non solo da agenti atmosferici come acqua e vento, ma anche attraverso l’azione di forme biologiche come i batteri e organismi vegetali come i licheni. L’argomento ha appassionato Katiuscia Carta, presidente del centro di produzione artistica Castia Art e Mario Mariani, protagonista della vita economica e culturale dell’isola, che insieme hanno chiesto di portare la mostra a Net Value. Il programma prevede che il 16 ottobre attorno alle immagini in mostra si apra un dibattito a cui parteciperanno l’autore, geologi dell’Università di Cagliari e uno psicologo che spiegherà i processi che portano la mente umana a riconoscere anche nella realtà inanimata, le forme familiari del mondo vivente.
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