Noir, Pasotti cambia abito
Nel nuovo film fa il cattivo

Un noir con un inedito Giorgio Pasotti nei panni di un duro: ovvero quelli di Matteo (poliziotto della stradale ed ex rugbista). È quello che si vede in «Nottetempo», opera prima di Francesco Prisco arrivato nelle sale il 3 aprile.

Un noir con un inedito Giorgio Pasotti nei panni di un duro: ovvero quelli di Matteo (poliziotto della stradale ed ex rugbista). È quello che si vede in «Nottetempo», opera prima di Francesco Prisco (una dozzina di corti al suo attivo) arrivato in sala il 3 aprile distribuito da Videa in venti copie. Un film per certi versi coraggioso, con una serie di personaggi destinati a incrociare le loro vite fino al tragico finale.

«Dalla notte si parte e alla notte si ritorna - spiega Francesco Prisco del film, girato in cinque settimane e con 650 mila euro di budget -. Un movimento circolare di inquietudine che si completa in quello che mi piace pensare come un “viaggio al contrario” del protagonista, un ritorno al proprio passato, alla ricerca di una vita da recuperare».

«È una liberazione fare il duro - dice Pasotti -. Credo che un film d’esordio così sia un mezzo miracolo nel panorama italiano, una piccola perla» . Cosa si prova a fare il duro? «Certo, Matteo è ombroso, crudele, un personaggio cattivo lontano da me mille miglia. Va detto che in Italia se si va oltre i propri ruoli si viene in genere stroncati. Ma il mestiere dell’attore è proprio questo, allontanarsi il più possibile da se stessi».

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