Musei, Bergamo ci crede
Da lunedì pronti alla riapertura

L’attività riprende anche se in forma ridotta e senza poter contare sul fine settimana.

Da lunedì 1 febbraio riaprono le porte dei musei cittadini: i direttori del sistema museale di Bergamo, e in primis l’assessore alla Cultura del Comune, Nadia Ghisalberti, hanno accettato la nuova sfida lanciata dalla zona gialla. Anche perché l’alternativa è la chiusura. I nuovi orari saranno ufficializzati nelle prossime ore, ma la traccia di lavoro su cui si stanno muovendo va verso l’apertura limitata, già da questa settimana, al mercoledì, giovedì e venerdì. Con un’estensione serale (fino alle 21, dato che dalle 22 scatta il coprifuoco) per qualche struttura, una valutazione che è però ancora in corso.

A riaprire le porte al pubblico il museo civico di Scienze naturali «Caffi», mercoledì e giovedì dalle 14 alle 18 e venerdì dalle 10 alle 18 (valutazioni in corso sul museo archeologico che si prepara ai lavori di riqualificazione). Orari che dovrebbero rispettare anche l’Accademia Carrara e la Gamec, forse con l’aggiunta di una fascia serale. Pronti i musei di Fondazione Bergamo nella storia (Rocca e museo dell’Ottocento, Campanone e palazzo del Podestà, convento di San Francesco con il museo di fotografia), che apriranno giovedì e venerdì dalle 11 alle 19. I musei restano disponibili ad ospitare scolaresche, su appuntamento.

L’assessore tiene a ricordare che «riaprirà la mostra “Ti Bergamo” in Gamec, e potrà inaugurare “Il Dono” a Palazzo della Ragione a cura di The Blank». La speranza è che nelle prossime settimane venga sdoganato il fine settimana.

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