Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 02 Dicembre 2015
Moroni e «Il Sarto» per le scuole
Ecco tutti i percorsi disponibili
Giovedì sera l’inaugurazione della mostra incentrata sul ritorno a Bergamo del celebre dipinto. Ecco le proposte per le scuole.
Il Sarto è qui, e per accogliere degnamente il dipinto del Moroni, anche i servizi educativi dell’Accademia Carrara e del museo diocesano Bernareggi hanno organizzato una serie di appuntamenti dedicati ai più giovani, insieme alla Cobe. Un modo per riallacciare i rapporti tra il celebre pittore bergamasco e i ragazzi delle scuole, perpetuando così la memoria di un grande nome dell’arte. Ricordiamo che l’inagurazione della mostra «Io sono il sarto» è giovedì 3 dicembre alle 19 alla Carrara: l’esposizione si sviluppa anche al Bernareggi e alla Fondazione Palazzo Moroni. Per tutte le informazioni su orari e biglietti, cliccate qui.
Ci prepariamo al ritorno di un capolavoro: il Sarto di Giovan Battista Moroni. Pronti per l’allestimento di questo...
Posted by Accademia Carrara on Mercoledì 2 dicembre 2015
Ma torniamo ai percorsi per le scuole: per prenotazioni contattare la Cobe al telefono 035/234396. Per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo della scuola primaria (3-7 anni) c’è il percorso «Gli oggetti raccontano»: inizio visita Accademia Carrara e termine con laboratorio al Bernareggi. Anche per i più piccoli avvicinarsi alle opere d’arte antica e riuscire a comprenderle può essere un’occasione divertente e stimolante. Il percorso pensato per loro si pone come obiettivo quello di fornire ai bambini un utile strumento interpretativo delle opere in mostra per una prima lettura della complessa produzione moroniana.
Passando attraverso le figure di santi, nobili e artigiani i bambini saranno condotti a notare, come piccoli investigatori, le particolarità degli oggetti rappresentati per ricostruire le affascinanti storie delle persone cui sono associati. Osservando e riconoscendo le somiglianze tra quadri molto diversi, essi faranno proprie alcune semplici regole del linguaggio figurativo, acquisendo la capacità di trasmettere messaggi attraverso le immagini. In laboratorio, dopo la visita nelle sale dell’Accademia Carrara e del Museo Bernareggi, i bambini approfondiranno la conoscenza delle vicende di Giovan Battista Moroni al fine di realizzarne un ritratto a figura intera, scegliendo con cura gli oggetti da inserire per raccontare la sua storia.
Dopo un lungo viaggio durato 15 ore, dopo aver attraversato La Manica - che ho calzato a pennello! - sono arrivato in...
Posted by Accademia Carrara on Martedì 1 dicembre 2015
Per il secondo ciclo della scuola primaria e secondaria di primo grado (8-13 anni), la proposta si chiama «Su misura! Vita da sarti». Inizio visita Museo Bernareggi e termine con laboratorio in Accademia Carrara.Partendo dalla lettura del dipinto Il Sarto, i bambini saranno invitati a immaginare che sia proprio il personaggio del quadro ad aver realizzato gli abiti raffigurati nei dipinti di Giovan Battista Moroni. Saranno presentati così alcuni tra i più significativi ritratti dell’artista e particolare attenzione verrà rivolta alle diverse fogge degli abiti e dei complementi dei vestiario, dei motivi decorativi, dei vari tessuti e delle acconciature.
Dopo questo primo momento di osservazione, l’attività si sposterà negli spazi educativi del museo, dove gli studenti potranno liberare la loro fantasia e preparare cartoncini colorati, e carte vellutine, che decoreranno con tecniche speciali come quella del “frottage”. I materiali elaborati serviranno poi a confezionare gli abiti di alcuni dei personaggi ritratti da Moroni, come la Bambina di casa Redetti, e lo stesso Sarto.
Posted by Fondazione Adriano Bernareggi on Martedì 1 dicembre 2015
Per le secondarie di secondo grado due visite tematiche: «La pittura di realtà: trame di storia, arte e moda» con partenza dalla Carrara. L’interesse verso la realtà delle cose è uno dei caratteri più evidenti dell’arte lombarda. Già verso la fine del Quattrocento alcuni pittori avevano gettato i presupposti di un’arte che rappresentasse la realtà in modo aderente al naturale, con uno sguardo attento non solo alla restituzione del dato oggettivo, ma, allo stesso tempo, mosso da un profondo senso religioso e umano. Il percorso porterà alla scoperta di Foppa, di Moretto e del suo grande allievo, Giovan Battista Moroni, dei pittori caravaggeschi, fino a Giacomo Ceruti, detto il Pitocchetto, che per la prima volta rappresentò i poveri e gli emarginati del suo tempo, descrivendoli come protagonisti autentici della storia. Durante la visita, si analizzeranno inoltre le caratteristiche del costume del Cinquecento lombardo, ben rappresentato nelle opere di Moroni presenti in Accademia Carrara e al Museo Bernareggi, e verranno evidenziati gli apporti e gli stili delle diverse potenze europee, capaci di influenzare non solo la politica ma anche il modo di vestire, gli usi e i costumi.
Gian Girolamo Albani vi aspetta dal 4 novembre nelle sale del Museo Bernareggi per #IoSonoIlSarto. Un prezioso ritratto...
Posted by Fondazione Adriano Bernareggi on Sabato 28 novembre 2015
E con partenza dal Bernareggi «Nuove immagini per un mondo nuovo». Una delle tappe fondamentali della vita di Giovanni Battista Moroni è il suo soggiorno a Trento, dove, lavorando alla corte del principe vescovo Cristoforo Madruzzo, respira i primi sintomi del grande movimento controriformistico che si originerà a partire dal Concilio. Il percorso intende accompagnare i ragazzi nel comprendere le relazioni che intercorrono tra gli ideali di fedeltà al reale, chiarezza dottrinale e semplicità espositiva della produzione moroniana e i principi che scaturiranno, negli anni a seguire, dalle riflessioni della Chiesa Cattolica sull’arte. Ci si soffermerà in primo luogo sulle opere di pittura sacra esposte al museo diocesano Adriano Bernareggi, per poi spostare l’attenzione sulla ritrattistica allestita nelle sale dell’Accademia Carrara, scoprendo come Moroni avesse già recepito le indicazioni conciliari tanto da suscitare apprezzamenti da Carlo Borromeo nella sua visita apostolica del 1575.
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