Mia Dudek all’ex Fontana di Piazza Mercato delle Scarpe

Un nuovo progetto artistico anima lo spazio di Piazza Mercato delle Scarpe.

È Mia Dudek l’artista che animerà dal 4 dicembre al 6 febbraio 2022 l’ex Fontana di Piazza Mercato delle Scarpe, un luogo storico che, dal 12 giugno scorso, è diventato un vero e proprio luogo espositivo affidato in convenzione all’Associazione Volta.

Nata a Varsavia nel 1989, Mia Dudek ha scelto per questo progetto di muoversi sul filo che distingue l’organico dall’inorganico, avvolgendo lo spazio con un allestimento immersivo che, dal pavimento alla vetrata, riesce a dar forma all’informe.

I materiali che si avvinghiano alla pietra, alle sue crepe e sporgenze, paiono seguire una danza sensuale e metaforica, cambiando di stato, dal liquido, che si diffonde e penetra, al solido, che si espande e occupa volume. Mentre, infatti, il silicone sembra uscire da un’antica vasca rievocando l’originaria identità del luogo, il poliuretano si arrampica sulla vetrata, ricordando un’ecosistema locale abitato da microrganismi che si autogenerano e moltiplicano, persistendo nel tempo e nel disuso di un luogo lasciato a sè.

«Il Progetto Spazio Volta trova la sua identità in questa tensione, tra il sottosuolo della cisterna e la vetrata in superficie. Le opere di Mia Dudek, in conversazione con l’ex Fontana trecentesca, indagano la memoria debitamente custodita, la perpetuazione della storia che nel presente riemerge. I suoi frutti sono sintomatici di una relazione profonda, interiore, d’una serie di processi che si manifestano attraverso il silicone e il poliuretano espanso, elementi ricorrenti della pratica, ma anche la ruggine, una vasca, un rubinetto del XIX secolo.Mia, ricreando un ambiente evocativo di presenze organiche e inorganiche, riesce a dar forma all’informe, che oggi si palesa sulla ghisa e sulla pietra» racconta Edoardo De Cobelli, curatore della mostra insieme a Federico Castoldi.

«Sono molto contenta che questo luogo storico di Città Alta, trasformato in pochi mesi in spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea, ospiti dal 4 dicembre una giovane artista con la prima internazionale di questa sua opera site specific che si preannuncia davvero interessante. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Volta, a cui l’Amministrazione ha affidato l’animazione artistica dell’ex Fontana, Bergamo amplia la sua offerta culturale diventando contemporaneamente “residenza artistica” temporanea per giovani talenti - come Mia Dudek - che, in questo angolo suggestivo della città, possono trovare ispirazione per le loro inedite esperienze creative ed espositive» dichiara l’Assessora alla Cultura Nadia Ghisalberti.

L’artista
Mia Dudek (Varsavia, 1989) è un’artista polacca che lavora tra Londra, Lisbona e Varsavia. Dopo il diploma presso il London College of Communication, dal 2019 Dudek prosegue la sua ricerca con un PhD alla facoltà di Belas Artes di Lisbona.

Il focus principale del suo lavoro è riflettere sull’eredità dell’architettura brutalista orientandola al rapporto con il corpo: un corpo che la abita ma anche, viceversa, un’abitazione intesa come corpo. L’artista indaga la nozione di fisicità spezzata tra gli individui e rappresenta il corpo astratto, frammentato, staccandolo e riformandolo in nuove strutture e nuovi elementi. La Dudek ritiene che se esistono ambienti restrittivi e coercitivi, esistono anche corpi informi e fluidi che minacciano di riversarsi oltre i confini delle strutture di contenimento. Questi elementi organici, che si oppongono all’inorganicità dell’architettura, come la fragilità del corpo si contrappone alla brutalità del cemento, prendono forma dall’uso del poliuretano, del silicone e dal mezzo della fotografia, connotato da una sensibile poetica dell’immagine.

L’Associazione Volta promuove la scena artistica contemporanea attraverso manifestazioni espositive e supportando giovani artisti nazionali e internazionali nella realizzazione di nuovi progetti. L’Associazione si occupa, inoltre, della programmazione culturale dell’ex Fontana in Piazza Mercato delle Scarpe, sotto il nome di Progetto Spazio Volta.

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