Espone in questi giorni una sua personale a Vaprio d’Adda lo scultore Max Squillace, il quale presenta una serie di opere che, a nostro personale giudizio, si allineano sullo stilema del surrealismo, un surrealismo realizzato con intuito ed intelligenza fatti di originalità ma, soprattutto, con una interpretazione che mette in chiara evidenza le preziose doti di questo bravo artista.
Nella presentazione tra l’altro scrive Maria Grazia Colombo: Max Squillace avverte il fascino della forza dei materiali di scultura come la pietra, il bronzo, il marmo, il legno, e dà ad essi forma mediante tecniche raffinate, ravvisabili nella composizione musicale tra pieni e vuoti e negli intensi giochi di luce e di ombre. Nel suo percorso artistico egli non si è mai allontanato dalla rappresentazione naturalistica e i suoi temi narrativi sono:l’uomo con la sua sofferenza esistenziale, il toro nella sua potente tensione, il cavallo senza briglie, la fenice metafora dell’immortalità e le meridiane che segnano lo scorrere inesorabile del tempo. Colpisce l’imponenza dei volumi e tale grandezza ha spinto Squillace a progettare grandi opere pubbliche, destinate agli spazi urbani dove l’uomo osserva se stesso attraverso le sculture installate.
Lino Lazzari
Durata della mostra: fino al 5 giugno. Orari: tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 15 alle 19.
Galleria Brambati Arte, via Natale Perego - Vaprio d’Adda
(31/05/2005)
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