Max Pezzali sale sull’astronave
E il 3 sarà al Mediaworld di Curno

Il linguaggio basico del pop per qualche istantanea adeguata a luoghi e contesti. Max Pezzali cambia prospettiva, si lascia alle spalle «Terraferma», l’album di quattro anni fa, e sale sulla nuova «Astronave Max».

Dopo aver scritto la colonna sonora degli anni Novanta, con gli 883, e aver doppiato la boa dei vent’anni di attività, Max è ancora un osservatore attento capace di piccoli scampoli di sociologia popolare. «Alla fine l’obiettivo che uno si pone quando fa un disco è quello di reggere la durata del medesimo. In una stagione di consumo compulsivo, in cui è diventato difficile ascoltare un album dall’inizio alla fine, mi ero ripromesso di far qualcosa che si potesse “skippare” tre o quattro volte. Se fosse così sarebbe un risultato immenso».

L’angolo visuale stavolta è diverso. «Un po’ più in prospettiva», spiega Pezzali. Ancora immagini della provincia italiana in «Astronave Madre», le luci del centro commerciale moderna cattedrale delle periferie urbane. «È l’istantanea del nostro tempo, del mio tempo da provinciale. Chi vive in una grande città non ha questa identificazione con quel luogo di aggregazione, come ce l’ha chi viene dalle periferie o dalla provincia. La canzone parla di un teatro. Il centro commerciale è un teatro di rappresentazione della commedia e della tragedia umana».

Il nuovo album di inediti di Pezzali ,«Astronave Max», esce il primo giugno. L’artista parte lo stesso giorno per incontrare i fan nei mega store delle principali città italiane. Il 3 giugno sarà al centro commerciale di Curno, nel negozio Mediaworld a partire dalle 17,30.

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