Matteo da Verdello a San Pietroburgo
Con la sua tuba al concorso Cajkovskij

Il giovane tubista orobico fra i 231 finalisti su quasi mille partecipanti
A marzo ha inviato un video con un’esecuzione live e subito è arrivata la chiamata in Russia.

Sembra una favola, ma è tutto vero. Matteo Magli, tubista di Verdello, è volato giovedì scorso a San Pietroburgo, dove lo attendono le selezioni finali del leggendario concorso internazionale Cajkovskij. Magli è uno dei nove suonatori di tuba selezionati da tutto il mondo per partecipare alle prove finali, da cui usciranno i migliori del pianeta. Quest’anno infatti per la prima volta dal 1958, quando si svolse la prima edizione (a cadenza quadriennale), la prestigiosa competizione russa - quella vinta nel 1986 da Mario Brunello, primo italiano ad affermarsi nella durissima selezione - ha aperto anche le sezioni dei fiati, divisi tra legni e ottoni.

Matteo Magli è uno dei 231 finalisti che le giurie internazionali russe hanno selezionato tra quasi mille partecipanti, per l’esattezza 954 video inviati di ogni sezione. La direzione artistica è di un altro grande musicista russo, il direttore d’orchestra Valery Gergiev.

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