La mostra è curata da Vezio Carantani, Vittorio Lorioli, M. Cristina Rodeschini, con la collaborazione di A. Fabrizia Previtali. Si tratta di un’esposizione delle medaglie coniate dal maestro bergamasco: nelle teche del medagliere al terzo piano della Gamec saranno presentare medaglie, placchette fuse, modelli, alcuni dei quali fusi, da cui sono state tratte medaglie.
Il percorso espositivo è un viaggio attraverso alcuni degli eventi che hanno segnato la storia culturale e politica dello scorso secolo, come le memorabili produzioni fatte per il Decennale della Repubblica Italiana (1958), per la Morte di Alcide De Gasperi (1954), per le Olimpiadi di Roma (1960), o per l’Anniversario della nascita di Wolfgang Amadeus Mozart (1956) o di Ludwig van Beethoven (1970).
A sottolineare la connessione dell’opera di Manzù con il mondo ecclesiastico si ricordano le medaglie ideate per l’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II (1962), quelle coniate per il Primo anniversario della morte di papa Giovanni XXIII (1964) e per l’Ottantesimo compleanno e quindicesimo anno di pontificato di Papa Paolo VI (1977) o del Centenario della nascita di S. Rita da Cascia (1981). Le medaglie papali in particolare rompono gli schemi della medaglistica ufficiale.
Immancabile il legame con Bergamo, in mostra anche la medaglia disegnata per il Trentennale della Liberazione (1975). Le medaglie esposte vengono da prestiti di numerose istituzioni: il Museo Adriano Bernareggi, Bergamo; il Seminario Vescovile Giovanni XXIII di Bergamo; il Museo Casa Rodolfo Siviero di Firenze; collezionisti privati, Scuola dell’Arte della Medaglia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Stabilimento Artistico d’Incisioni Pietro Landi, Museo Civico Alta Valle Brembana - Ecomuseo di Valtorta. Esposte anche medaglie della collezione dell’Accademia Carrara – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea .
(14/01/2009)
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