Maltempo, Bergamo Festival il 4 luglio si sposta al Centro Congressi: nuovi posti per Roberto Vecchioni

Causa maltempo, Bergamo Festival comunica che tutti gli appuntamenti del 4 luglio si svolgeranno al Centro Congressi Giovanni XXIII.

Bergamo Festival domenica 4 luglio si trasferisce al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, a causa delle previsioni meteo sfavorevoli. Nella giornata conclusiva del Festival, domenica 4 luglio alle ore 16 si svolgerà la proiezione del video: «Un velo di piombo» di Davide Cavalleri, giornalista.

Viene facile e per certi versi automatico pensare a Roma, Milano, Torino, Bologna quando si parla degli anni di piombo in Italia. Eppure, accanto a questi grandi centri industriali, tra la fine degli anni ‘70 e i primissimi anni ‘80 anche Bergamo ebbe un ruolo decisivo nella lotta al terrorismo. A quarant’anni di distanza da quel cruciale momento storico, il documentario presenta quegli anni concitati e infuocati dalla prospettiva di chi li ha vissuti in prima persona. Il video, presentato da Piero Alessandro Corsini, responsabile Canale Rai 5 della Direzione di Rai Cultura, sarà anche l’occasione per ripercorrere sogni e utopie dei giovani di allora.

In un’edizione caratterizzata da una crescente attenzione ai temi sociali si prosegue alle 18 con una riflessione sul tema: «Il lavoro di domani» con Ivana Pais, Professoressa associata di Sociologia economica dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano e Susanna Camusso, Head of Gender and International Policies di CGIL. Modera Francesca Ghirardelli, giornalista. Il lavoro non è solo una questione economica, di reddito e sostentamento. È anche una dimensione legata a doppio filo all’identità di chi lo svolge, al senso che ci si trova. Dall’inizio della pandemia, la curva del contagio si è intrecciata a quella altalenante del lavoro, l’ha messa in pausa, congelata, esaurita. Con Ivana Pais, si indagheranno scenari inediti: le nuove forme di occupazione e di reclutamento, l’economia «di piattaforma», il lavoro agile destinato a rimanere anche dopo l’emergenza, i nuovi luoghi che accolgono chi lavora, le competenze necessarie a chi rischia di rimanere indietro. Con Susanna Camusso, si parlerà delle sfide e dei rischi che corre chi lavora ma non è ancora pronto al contesto in cui verrà chiamato a farlo e delle forme emergenti di sfruttamento, per capire se si può giocare d’anticipo, immaginando tutele innovative.

Alle 21 gran finale di Festival con Roberto Vecchioni, uno dei padri storici della canzone d’autore in Italia, protagonista dell’incontro: «Lezioni di volo e di atterraggio». Dopo oltre un anno di didattica a distanza è difficile volare davanti a uno schermo. La scuola è coralità, un luogo in cui si insegna senza impartire lezioni. Roberto Vecchioni condurrà il pubblico in un viaggio appassionato, colto, ironico e originale di chi è cresciuto tra le parole e sa che, con quelle stesse parole, i suoi ragazzi dovranno crescere e affrontare la vita. Nel suo ultimo libro Lezioni di volo e di atterraggio, ogni sua lezione, plana lieve su argomenti imponenti: il rapporto tra razionalità e immaginazione, la costruzione e la funzione del mito, l’origine dei modi di dire, il viaggio di Ulisse, la morte di Socrate, la genesi della parola, i versi di Alda Merini – con una sorprendente poesia inedita – o quelli delle canzoni di Fabrizio De André. Modera l’incontro Alma Maria Grandin, giornalista, Capo servizio Rai Tg1.

Gli incontri si svolgeranno al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo e saranno visibili anche in diretta streaming sui canali Facebook, YouTube e bergamofestival.it. Con lo spostamento al Centro Congressi, fanno sapere gli organizzatori, si amplia la disponibilità di posti per l’incontro con Roberto Vecchioni: non sono molti ma chi lo desidera può iscriversi sul sito www.bergamofestival.it.

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