Luoghi del cuore del Fai, il Villaggio di Crespi d’Adda fuori dalla terna finanziata

Capriate San Gervasio. Nono posto per il Villaggio operaio di Crespi d’Adda nell’undicesima edizione del censimento. Al primo posto, la chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (LE), segue il Museo dei Misteri a Campobasso.

Il Villaggio operaio di Crespi d’Adda a Capriate San Gervasio si è classificato al 9° posto, con 19.001 segnalazioni, nel censimento dei «Luoghi del cuore» del Fai, Fondo per l’ambiente italiano, che grazie a Banca Intesa mette a disposizione dei primi tre classificati un contributo per il recupero e la valorizzazione di luoghi storici. Al primo posto nell’undicesima edizione della classifica nazionale si è posizionata la chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (LE), un piccolo edificio medievale immerso nella campagna salentina a meno di un chilometro dal mare, oggi a rischio di crollo, votato da 51.443 persone, più del doppio degli abitanti della cittadina pugliese. Al 2° posto, con 32.271 voti, il Museo dei Misteri di Campobasso, che per la prima volta nella storia del censimento porta il Molise sul podio con 32.271 voti, e dove si conservano gli «ingegni» su cui vengono issati i bambini vestiti da personaggi sacri durante l’annuale processione del Corpus Domini, dal Settecento ancora viva e sentita. Al 3° posto, la chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria, colma di ex voto che testimoniano un’affezione storica della comunità, ma ormai officiata solo saltuariamente e bisognosa di restauri. Sul podio ci sono dunque tre luoghi di culto e di devozione popolare e ben 45 beni religiosi sono nelle prime 100 posizioni, a conferma del ruolo di fulcri della comunità che le chiese ancora rivestono nell’Italia «dei mille campanili».

Continuando a scorrere le prime 10 posizioni dell’undicesimo censimento (classifica completa su www.iluoghidelcuore.it), si incontra, al 4° posto la Via Vandelli, tra Emilia-Romagna e Toscana, una delle prime strade carrozzabili realizzate in Europa nel XVIII secolo, di cui ancora si conservano tratti integri nell’Appennino Tosco-Emiliano, votata da 26.261 persone perché venga valorizzata come Cammino, seguita al 5° posto dalla Casa del mutilato di Alessandria, con 25.350 voti, rilevante edificio degli anni ’40 del Novecento in abbandono, destinato però a diventare sede della sezione locale di Confindustria.

E ancora, al 6° posto con 22.890 voti la Basilica dei Fieschi a Cogorno (GE), uno dei monumenti meglio conservati tra romanico e gotico della Liguria, al 7° posto la chiesa di Santa Maria di Castello, anch’essa ad Alessandria, che ha raccolto 22.574 voti grazie a una mobilitazione nata a novembre scorso dopo un crollo che l’ha danneggiata, mentre all’8° posto si trova, con 20.194 voti, il vincitore della classifica speciale dedicata nel 2022 a «I Borghi e i loro luoghi»: il borgo medievale di Cremolino, nell’alto Monferrato, in cima a una collina circondata dai vigneti e affacciata sulle Alpi, in cerca di rilancio e valorizzazione.

In coda, al 9° posto, il Villaggio operaio di Crespi d’Adda a Capriate San Gervasio, inserito nel 1995 dall’Unesco nella lista del Patrimonio mondiale per la sua eccezionale integrità, che necessita però di interventi conservativi, e al 10° posto Villa Mirabellino nel Parco della Reggia di Monza, edificata nel 1776 dall’architetto Giulio Galliori per il cardinale Angelo Maria Durini, da decenni in totale abbandono e votata da 17.933 persone.

La classifica lombarda

Per quanto riguarda la classifica dei trenta luoghi più votati in Lombardia, troviamo quindi al nono posto nazionale e primo per la Lombardia Crespi. A seguire, terzo in posizione lombarda e al 14esimo posto nazionale, il Santuario e la Chiesa rupestre di San Vittore Martire, a Brembate. Classificato in posizione 22 nazionale e quarto per la Lombardia, il Plesso storico di San Michele, a Torre de’ Busi. Seguono l’Oratorio della Beata Vergine Assunta , a Calvenzano (8° e 41°), la Cappella di San Rocco a Villongo (13° e 90°), il Santuario della Madonna dell’Olmo di Verdellino (15° e 103°) e la Chiesa di San Giorgio a Bottanuco (18° e 117°)

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