Longaretti, a Milano una «antologica»

Milano ospita una antologica di Trento Longaretti: con 70 opere dal 1940 in poi è stata allestita alla Fondazione Mazzotta. Nato a Treviglio nel 1916, Longaretti ha studiato all’Accademia di Brera sotto la guida di Aldo Carpi. È stato a Brera che nel 1939 si è aggiudicato i premi Mylius e Stanga. Di quegli anni sono i dipinti "La poesia." e "Natura morta con candela", che aprono l’antologica milanese.Contemporaneamente Longaretti frequentava il gruppo che aveva dato vita al movimento di "Corrente" (Treccani, Guttuso, Birolli, Sassu e Vedova), che manifestava una opposizione al fascismo, tanto da esserne perseguitato.  Dopo la parentesi bellica, che lo ha visto combattere su diversi fronti, Longaretti ha ripreso a dipingere, partecipando alle Biennali di Venezia del 1948 e del 1950 ed alla Quadriennale di Roma nel 1952. L’anno seguente ha vinto il concorso nazionale per la direzione dell’Accademia Carrara di Bergamo, ottenendo anche la cattedra di pittura, condotta per 25 anni. In questo periodo nelle opere di Longaretti compaiono figure sofferenti, come quella del "Grande mendicante in verde" (1952). Figure di mendicanti e girovaghi, come simbolo della fragilità umana, e la solitudine del vivere, hanno caratterizzato le sue opere, alternandosi a paesaggi incantati e nature morte, anche negli anni seguenti, che hanno visto Longaretti esporre In Italia ed all’estero, in particolare a Zurlgo, Berna, Parigi, Londra, New York, Ottawa, Vienna, Monaco, Stoccolma e Goteborg.(13/06/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA