«Liuto e chitarra a Bergamo» è il titolo della inedita mostra installata nell’atrio Scamozziano della Biblioteca Angelo Mai fino al 24 maggio. La proposta, curata dal chitarrista e ricercatore Giacomo Parimbelli e dalla sezione musiche della biblioteca è pero qualcosa di più di una raccolta di documenti, immagini, partiture, strumenti musicali rari, fotografie e locandine di concerti significativi: il fatto stesso che nella giornata conclusiva della mostra, in Sala Piatti (alle 21, ingresso libero), lo stesso Parimbelli presenterà con un concerto un cd interamente dedicato a composizioni chitarristiche di autori bergamaschi, suggerisce una tesi di fondo, oltre che un itinerario ragionato.
L’intenzione di Parimbelli è quella di tracciare una storia bergamasca della chitarra, dimostrando che la nostra città è stata un centro molto significativo nel panorama italiano. L’allestimento percorre circa cinque secoli di storia musicale musicale bergamasca seguendo il percorso, a volte limpido e documentato, altre un po’ carsico ed oscuro, della letteratura e dei musicisti che si sono dedicati alla chitarra e al liuto, il suo antenato più illustre. Entrambi sono stati strumenti diffusi e praticati nella società dal XVI al XX secolo) molto più di quanto non raccontino le storie musicali ufficiali, a lungo segnate dall’ottica del secolo XIX, quando la coscienza storica e la consapevolezza del suo valore presero piede.
(07/05/2004)
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