Cultura e Spettacoli
Sabato 04 Marzo 2006
Le opere d’arte «viste» al tattoIn S. Agostino apre «Un senso per l’arte»
«Vedere» una mostra di sculture soltanto basandosi sul tatto, è possibile. Domenica 5 febbraio apre «Un senso per l’arte», un’esposizione allestita nell’ex chiesa di Sant’Agostino, in Città Alta, per iniziativa dell’Associazione sportiva dilettantistica Omero di Bergamo in collaborazione con la sezione provinciale dell’Unione italiana ciechi e i Servizi educativi della Galleria d’arte moderna e contemporanea.
L’idea è semplice ed originale al tempo stesso: per visitare le 39 opere esposte, firmate da altrettanti artisti bergamaschi contemporanei e storici, a cominciare da Giacomo Manzù, i visitatori potranno scegliere di essere bendati e condotti attraverso un percorso tattile da guide non vedenti. Un modo per cercare di capire quale sia l’approccio all’arte di chi, al posto della vista, deve usare gli altri sensi.
«Puntiamo - spiega il presidente provinciale dell’Unione, Giovanni Battista Flaccadori - a calare le persone normodotate nel mondo dei disabili. L’obiettivo? Fin troppo chiaro: spazzare via, con l’esperienza personale, troppi stereotipi. Non tanto per far provare a chi vede cosa significa esser cieco, ma per aiutare a comprendere quali straordinarie possibilità sensoriali si schiudono di fronte a particolari limitazioni fisiche».
Tra gli artisti presenti nella mostra figurano alcuni nomi noti dell’arte bergamasca: Elia Ajolfi, Piero Brolis, Alberto Meli, Franco Normanni, Ferruccio Guidotti, Gianni Grimaldi, Gregorio Cividini e, appunto, Manzù.
«Abbiamo scelto - afferma Eugenio Benaglia, curatore della mostra insieme a Giovanna Brambilla Ranise, Francesco Mangili e Monica Zana - figure diverse e anche materiali diversi. Si va dal freddo bronzo al caldo legno, dalle figure levigate a quelle più scabre, il tutto unito da un unico filo conduttore: il tatto. Per questo, a disposizione dei non vedenti, c’è anche una segnaletica a terra e la possibilità di consultare schede in braille».
L’esposizione, che resterà aperta fino al 26 marzo prossimo, può essere visitata, naturalmente, anche seguendo il normale percorso espositivo dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30. L’itinerario «bendato» potrà invece essere effettuato solo su prenotazione.
Durata della mostra
Fino a domenica 26 marzo
Orari
Dal martedì al sabato, dalle 15.30 alle 18.30. La domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30.
Dove
Ex chiesa di Sant’Agostino, Città Alta
(04703/2006)
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