«E venne un uomo», proiezione a Sotto il Monte

Sabato 14 giugno ore 20.45 circa presso il Palatenda di Sotto il Monte Giovanni XXIII vi sarà l’esibizione del famoso musicista Remo Anzovino. Martedì 24 giugno, alle ore 20,45 sarà invece proiettato il film che il regista Ermanno Olmi dedicò – nel 1965- alla figura di Giovanni XXIII. Nell’anno dedicato al cinquantesimo dell’elezione del pontefice bergamasco, «E venne un uomo» -questo il titolo della pellicola che ebbe come interpreti principali Rod Steiger (Angelo Giuseppe Roncalli) e Adolfo Celi (nei panni del vescovo di Bergamo mons. Giacomo Maria Radini Tedeschi)- viene dunque riproposto proprio nei luoghi dove in larga parte venne girato: nel paese natale di papa Roncalli. Ad introdurre il pubblico alla visione (ricordiamo che l’ingresso è gratuito e che il Palatenda può ospitare quasi mille posti a sedere) interverranno il giornalista e critico cinematografico de «L’ Eco di Bergamo» Marco Dell’Oro e il noto attore Maurizio Tabani , del quale sono in molti a ricordare soprattutto l’interpretazione nel film «L’Uomo dell’argine»,dedicato alla figura di don Primo Mazzolari (il parroco di Bozzolo al quale Giovanni XXIII riservò una memorabile udienza). Con loro prenderanno la parola il sindaco Eugenio Bolognini e il giornalista e storico Marco Roncalli. Fra gli ospiti Fabrizio Rossi, che impersonò il piccolo Angelo G. Roncalli.La proiezione consentirà non solo di riscoprire o -per i più giovani- di scoprire per la prima volta- un film importante nella carriera di Olmi, ma anche di rivedere ambienti e volti familiari di un paese ad oltre quattro decenni . Un modo dunque per ricordare –insieme all’inizio di un’epoca- i cambiamenti apportati dall’inesorabile scorrere del tempo non solo nei luoghi, ma anche tra le persone coinvolte nel film ( vi parteciparono quasi tutti attori non professionisti, soprattutto del posto e di una compagnia filodrammatica di Gandino). Il contesto originario della trama è rintracciato nella fervente religiosità della gente bergamasca in un periodo in cui i solidi valori della civiltà contadina ancora tengono, mentre il legame del papa con la sua terra i suoi concittadini e i suoi parenti, viene sottolineato attraverso la lettura dell’epistolario roncalliano e del celebre Giornale dell’anima. Successivamente il film ripercorre le tappe essenziali della vita del protagonista, in Bulgaria, in Turchia , in Francia, e inVaticano. Non osando riproporre una rievocazione biografica secondo i canoni scelti ad esempio nelle successive fiction recentemente passate in televisione per la regia di Giorgio Capitani o Ricky Tognazzi, affidando cioè il ruolo di Angelo Roncalli a due attori impegnati a interpretarlo (nei periodi della giovinezza e della maturità) , Ermanno Olmi nel film che martedì sera sarà ripresentato a Sotto il Monte optò per una soluzione allora davvero originale. Inserì infatti la figura del mediatore. Un modo per permettere all’attore (Rod Steiger) di entrare e uscire dalla narrazione, osservando e raccontando una vita in prima persona e dall’esterno: un primo modernissimo film-saggio che tanto tempo dopo mantiene la sua forza drammaturgica e ancora riesce a sorprendere.(10/06/2008)

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