L’Alzheimer e un progetto per la vita
Quando il museo diventa terapia

«Lunga vita al museo» è un vero e proprio percorso di viaggio all’interno dell’universo museale, studiato per utenti affetti da Malattia di Alzheimer al primo stadio, nato dalla collaborazione del Museo Bernareggi e Daniela Bertuletti.

«Lunga vita al museo» è un vero e proprio percorso di viaggio all’interno dell’universo museale, studiato per utenti affetti da demenza senile e Malattia di Alzheimer al primo stadio, nato dalla collaborazione tra il Museo Bernareggi di Bergamo e l’arte terapeuta Daniela Bertuletti.

«Il titolo del percorso, così pensato, allude al valore terapeutico dello stesso, tanto che la vita sembra allungarsi. E quando pensi di fare del bene, ti accorgi di quanto ne ricevi in cambio». Daniela Bertuletti spiega così il senso di un progetto che ha inaugurato con un gruppo di anziani fragili, residenziali presso l’Istituto Ospitale Magri di Urgnano, in visita al museo nel maggio scorso, ma che spera possa interessare anche altre realtà simili presenti sul territorio.

Il museo, luogo apparentemente silenzioso e immobile, perde la connotazione di spazio destinato solamente ad un pubblico elitario per divenire luogo che accoglie, che invita, che include, togliendo dall’isolamento anche persone fragili, restituendo loro dignità e facendo leva sulla competenza emotiva, la capacità di entrare in relazione con i propri e gli altrui sentimenti, in questo caso attraverso l’Arte.

Stimolando le capacità residue dell’anziano fragile, tenendo conto dei suoi tempi di attenzione e reazione, il percorso visivo punta a risvegliare la sua memoria implicita, attraverso l’osservazione d’ immagini che fanno parte del suo bagaglio culturale.

«Percorrere le sale del museo, silenziose e sontuose, dove campeggiano le opere d’arte, ha un valore sacro. Non solamente perché un’opera viene fruita in tutta la sua bellezza, entro lo spazio che occupa, ma anche perché noi stessi che la stiamo a contemplare, ci concediamo del tempo per farlo. Il tempo “illimitato” della sua esistenza infatti non è già il nostro. Per questo ci si sente tutti quanti un po’ piccini, noi che siamo destinati alla caducità. Tuttavia la nostra sensibilità si affina, verso qualcosa che è stato creato dall’uomo e grazie all’uomo si conserva. Anche in questo senso: lunga vita al museo!».

A conclusione della visita, la proposta prevede un’esperienza pratica di laboratorio attraverso l’uso dei materiali. L’attività attraverso il fare, ha lo scopo di risvegliare risorse assopite, facendo emergere la creatività personale, sia utilizzando elementi e colori di un’ opera osservata, sia introducendo elementi propri. In questo modo viene alimentata l’autostima, promuovendo un equilibrio e un benessere psicofisico immediati.

Per informazioni è possibile rivolgersi al Museo Bernareggi di Bergamo

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