La storia di Sant’Alessandro apre «Notti di Luce»

La decima edizione di «Notti di Luce» inaugura il suo cartellone con una prima produzione originale venerdì 29 agosto alle ore 21 nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna (ingresso libero fino ad esaurimento posti). decima edizione di «Notti di Luce» ha inaugurato il suo cartellone con una prima produzione originale venerdì 29 agosto nella Basilica di Sant’Alessandro in Colonna. In scena «Le Passioni di Sant’Alessandro», rappresentazione teatrale scritta da Paolo Aresi con la regia di Oreste Castagna. La storiaIn scena andranno gli ultimi minuti della vita di Alessandro: la porta della cella si spalanca, entra un uomo più anziano di lui, un pretore. Il pretore lo incalza, lo tenta, gli mostra l’assurdità della sua scelta. Gli dice: «Hai visto il sole brillare sui campi, pochi minuti fa mentre camminavi per venire qui… Non vuoi continuare a vederlo?». E Alessandro guarda il pretore con aria disarmata e risponde: “Voglio continuare a vederlo”. E allora perché morire? Perché non accettare il compromesso, perché non accettare anche gli antichi dei? Il potere teme i martiri, sa che il loro esempio, il loro sangue è pericoloso e il pretore non si lascia dissuadere dalla resistenza di Alessandro. Ma in pochi minuti fra i due nasce una corrente di umanità, l’anziano pretore avverte il giovane soldato quasi come un figlio e cerca di smarcarsi dall’emblema del potere, cerca di fare leva non già sul potere della spada, sul potere che commina la morte, ma sull’altro grande, vero potere: quello della paternità. Il potere che dà la vita. Scorrono parole, scorrono emozioni, momenti drammatici in questo dialogo all’interno di una cella di mille e settecento anni fa. La vita e la morte. Il cristianesimo e il paganesimo. Non esistono documenti storici riguardo al martirio di S. Alessandro, soltanto tre scritti altomedievali e la tradizione orale oltre a una serie di indizi legati alla storia della nostra chiesa. Unica cosa pressoché certa è che Alessandro era un giovane soldato romano, che venne condannato durante la persecuzione di Diocleziano, forse nel 304, e che il giudizio venne effettuato dall’imperatore d’occidente in persona, Massimiano Erculeo.Il calendario e un filmato di Yuri ColleoniPer informazioni e per i dettagli della programmazione www.nottidiluce.com(29/08/2008)

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