Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 26 Marzo 2014
La Settimana dei Musei su Twitter
Bergamo, anche la Gamec cinguetta
Twitter ha lanciato, per la settimana dal 24 al 30 marzo, il progetto Museum Week (hashtag #MuseumWeek), la Settimana dei Musei su Twitter. Ogni giorni cinguettii diversi su tematiche artistiche. E anche la Gamec partecipa.
Come si intitola l’opera del 1950 di Antonio Burri presente in Collezione permanente? «L’Etrusco» di Michelangelo Pistoletto è una copia di quale scultura etrusca? Sono alcune delle domande-cinguettio proposte dalla Gamec al pubblico di Twitter.
Il social network, infatti, ha lanciato, per la settimana, dal 24 al 30 marzo, il progetto Museum Week (hashtag #MuseumWeek), la Settimana dei Musei su Twitter. Si è iniziato lunedì con «Un giorno nella vita del museo» (#DayInTheLife). Martedì era la giornata dedicata ai quiz (#MuseumMastermind), mercoledì il pubblico diventa protagonista attivo, raccontando i musei più amati e le visite da non dimenticare (#MuseumMemories). Giovedì sarà la giornata degli aneddoti e dei misteri (#BehindTheArt), venerdì con #AskTheCurator saranno gli utenti a porre domande ai musei. Sabato il pubblico è invitato a postare un selfie, in posa presso un’opera d’arte (#MuseumSelfies). Domenica «I limiti incoraggiano la creatività».
L’iniziativa, progettata dagli ideatori di Twitter, ha coinvolto i più importanti musei europei, per esempio la Tate Modern Gallery e il Museo della Scienza di Londra, il Louvre e il Museo d’Orsay di Parigi, il Castello di Versailles, il Prado. Settantanove, ad ora, i musei italiani che hanno deciso di partecipare, tra i quali Polo Reale e Museo Egizio di Torino, Museo del Novecento e Fondazione Trussardi di Milano, Guggenheim di Venezia. Unico bergamasco la Gamec. «Abbiamo aperto il canale Twitter domenica 16» dice Paola Colombo, area comunicazioni Gamec, organizzatrice dell’adesione. «Ci è parso un ottimo canale per far conoscere le iniziative del museo. Solo pochi giorni fa abbiamo deciso di partecipare a Museum Week. Credo siamo gli unici a Bergamo. Una buona occasione di dialogo».
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