La Padania che non esiste, ma c’è
Un Atlante tra cemento, palme ed orrori

Capannoni, centri commerciali megalitici, rotatorie, compro oro, centri massaggi, palme e ancora palme, infrastrutture fuori scala, villette e monumenti dell’assurdo.

Sono i tratti della Piana del Disastro, altrimenti detta pianura Padana, catalogati e raccontati nell’Atlante dei Classici Padani, volume di 720 pagine con fotografie di Filippo Minelli, testi di Emanuele Galesi, infografiche di Alberto Antoniazzi, illustrazioni di Marta Comuni e un’introduzione di Carlo Sala. Un volume curato da Francesco D’Abbraccio e Andrea Facchetti, della Krisis Publishing, finanziato con un crowdfunding online lanciato nei mesi scorsi dal sito internet e dalla pagina facebook di Padania Classics, progetto dedicato al paesaggio contemporaneo di Lombardia, Piemonte e Veneto, unificati nella definizione Macroregione.

L’Atlante racconta l’evoluzione più recente di questi territori, partendo dall’invenzione della Padania, come da definizione dell’ideologo Gilberto Oneto, fatta dalla Lega Nord e culminata con la dichiarazione di indipendenza del 1996.

Di questa nazione mai nata, eppure esistente, vengono approfondite le caratteristiche più evidenti, ma spesso rimosse, in un racconto che mescola reportage e ricerca antropologica, secondo lo slogan «il paesaggio siamo noi».

L’operazione è partita nel 2012 dall’idea di togliere dall’orizzonte storia e natura per evidenziare ciò che ne è stato fatto in termini di dispersione urbanistica, trionfo del cemento e voracità sotto forma di cantieri.

I viaggi di Minelli, documentati inizialmente sul web, sono confluiti ora in un Atlante tragico e ironico, frutto di un lavoro corale, presentato sabato 4 luglio a Pieve di Soligo, Treviso, all’interno del festival della fotografia promosso dalla Fondazione Fabbri, e domenica 5 luglio a Milano, alla Fondazione Forma.

Prima della distribuzione vera e propria, l’Atlante, con 1.000 fotografie corredate di coordinate Gps e testi in italiano e in inglese (le traduzioni sono di Anna Carruthers) è disponibile in prevendita sul sito internet di Padania Classics.

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