La Carrara riapre con una mostra dedicata a Cecco del Caravaggio - Foto e video

La novità. In occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, Accademia Carrara ha lavorato per il totale ripensamento degli interni, il riallestimento della collezione permanente e la prima mostra mai dedicata a Cecco del Caravaggio (1585 circa – post 1620), figura a oggi tra le più misteriose della storia dell’arte. Due pagine su L’Eco di Bergamo del 27 gennaio.

«Accademia Carrara è cambiata tante volte, dal 1796 a oggi, si è arricchita di opere, di spazi, di strumenti. Sono cambiati gli scenari, le persone, i percorsi, le tendenze, i pubblici. Alcune cose sono rimaste quanto più possibile uguali a loro stesse, antiche e modernissime insieme e hanno, per l’ennesima volta, guidato questa «nuova» Carrara. Sono le opere, i capolavori. L’arte. La collezione di Accademia Carrara». Si presenta così la nuova Accademia Carrara, che riapre le sue porte questo weekend e festeggia così l’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura.

Il nuovo ordinamento realizzato in questi mesi, all’interno di Accademia Carrara, prevede una divisione nei due piani della sede storica: partendo dall’alto, al secondo piano è prevista una selezione di oltre 300 opere della collezione permanente in 16 sale, mentre il primo piano sarà protagonista di un’alternanza tra mostre temporanee e, dal 2024, focus dedicati alla parte di collezione, di norma non esposta.

Il museo riaprirà il 2 gennaio con un cronoprogramma bel definito.

Gli appuntamenti

28 gennaio > 4 giugno: mostra Cecco del Caravaggio. L’Allievo Modello
In estate: apertura 3.000 metri di spazi esterni I giardini di PwC con bistrot
23 giugno > 3 settembre: mostra Vette di luce. Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie
28 settembre > 14 gennaio: mostra Tutta in voi la luce mia. Pittura di storia e melodramma

La nuova Carrara

Maggiore flessibilità, maggiore attrattività, valorizzazione dell’identità della Carrara come «Casa del collezionismo», miglior gestione degli spazi, insieme ai pilastri che da sempre sostengono le natura stessa del museo come conservazione, studio, ricerca, promozione e divulgazione, tutti obiettivi che hanno portato a diverse soluzioni: negli interni con la riconfigurazione dei tre piani del palazzo in una prospettiva più funzionale nell’accoglienza del pubblico (piano terra), nella realizzazione di mostre temporanee e specifici focus sulla collezione (primo piano) e nell’esposizione permanente del patrimonio artistico delle proprie collezioni (secondo piano).

Tra interno ed esterno è previsto un percorso coperto che collegherà i tre piani, offrendo un’inedita prospettiva della Carrara nel contesto delle mura venete, patrimonio Unesco e con l’apertura di un bistrot. All’esterno, per la prima volta, il pubblico del museo così come i cittadini e i turisti potranno godere dell’apertura dell’area verde denominata I Giardini di PwC. Un intervento dedicato a chi vorrà fruire dell’area prima o dopo la visita al museo, a chi semplicemente vorrà fare una pausa in uno spazio all’aperto oltreché una nuova opportunità di percorso per una passeggiata che dalla Carrara può proseguire verso Città Alta o verso Borgo Santa Caterina.

Maria Cristina Rodeschini presenta la nuova Carrara. Video di Yuri Colleoni

L’interno del museo

Al piano terra, accanto ai tradizionali spazi di accoglienza, al bookshop e ad alcuni servizi, uno spazio è destinato alla storia dei donatori della Carrara, collezionisti che con generosità hanno reso straordinario il patrimonio nei decenni.

Il primo piano, destinato a mostre temporanee, permette di organizzare con continuità un calendario di appuntamenti dedicati a proporre, a rotazione, opere non esposte e accogliere prestiti nazionali e internazionali messi in dialogo con la collezione. Inoltre, l’introduzione di un nuovo deposito costruito secondo i più innovativi standard museografici, permette di raccogliere e preservare, per la prima volta direttamente all’interno del museo, le opere non esposte, ottimizzando tempi e risorse.

Il secondo piano è dedicato alla collezione permanente attraverso 16 sale: un percorso lungo cinque secoli di storia dell’arte dal Quattrocento all’Ottocento.

L’Ala Vitali ospita, al piano terra, spazi destinati al restauro e alle operazioni di controllo dello stato di conservazione delle opere, mentre al primo piano è stata mantenuta la doppia funzione di auditorium e sala espositiva.

L’introduzione di un nuovo percorso esterno coperto che parte dal piano più alto e scende fino a terra – in progress - permetterà di rendere completamente accessibile la struttura, a tutti i livelli: dall’ultima sala della cosiddetta «Manica lunga» del secondo piano, sarà infatti possibile raggiungere con facilità i piani inferiori, garantendo continuità, oltre ad aprire inedite visuali sul contesto paesaggistico in cui la Carrara è immersa.

I Giardini di PwC

Il progetto della nuova Carrara prevede anche l’apertura del grande giardino (estate 2023). Si tratta di una vasta area verde, di oltre 3.000 metri quadrati, che per la prima volta sarà accessibile a tutti, comprendendo i visitatori del museo, ma non solo. L’area verrà intitolata I Giardini di PwC grazie all’accordo siglato a inizio 2022 tra Fondazione Accademia Carrara e PwC Italia, che sosterrà i grandi eventi e le attività della Carrara nel 2023 e il cui ingresso nella Fondazione come socio-cofondatore, ha segnato un ennesimo e importante momento della governance del museo.

Il programma 2023

CECCO DEL CARAVAGGIO. L’ALLIEVO MODELLO
28 gennaio > 4 giugno 2023
a cura di Gianni Papi e M. Cristina Rodeschini

Negli spazi rinnovati del museo, la prima esposizione mai dedicata in Italia e nel mondo a Cecco del Caravaggio (Francesco Boneri 1585 circa – post 1620), nato probabilmente nel territorio bergamasco, allievo e modello del Merisi in almeno sei dipinti. Sono 43 opere: 19 dei circa 25 dipinti conosciuti di Cecco, 2 opere di Caravaggio e, insieme, artisti che hanno ispirato e sono stati ispirati da questo pittore noto agli specialisti. Prestiti nazionali e internazionali da Berlino, Londra, Madrid, Oxford, Varsavia, Vienna, Brescia, Firenze, Milano, Roma. Dopo il progetto dedicato a Simone Peterzano del 2020, Accademia Carrara conferma il suo impegno e la sua attenzione nei confronti di autori con importanti collegamenti territoriali e culturali alla collezione bergamasca, documentati da opere di grande qualità ma non ancora valorizzati.

Gianni Papi spiega Cecco del Caravaggio. Video di Yuri Colleoni

VETTE DI LUCE. Naoki Ishikawa sulle Alpi Orobie
23 giugno > 3 settembre 2023
a cura di Filippo Maggia e M. Cristina Rodeschini, con la collaborazione del Club Alpino Italiano sezione di Bergamo

Bergamo e Brescia, come sedi della Capitale Italiana della Cultura del 2023, hanno individuato nella fascinazione delle alte vette una caratteristica e, insieme, un tema d’indagine comune. Brescia con Festival di Fotografia, a partire da maggio, celebrerà la montagna con una serie di esposizioni attraverso lo sguardo di autori internazionali, Accademia Carrara indagherà il tema da un punto di vista pittorico, presentando i dipinti più affascinanti del territorio con autori ottocenteschi, tra i quali Ermenegildo Agazzi, Camillo Galizzi, Andrea Marenzi, Costantino Rosa. I dipinti verranno posti in dialogo con le fotografie contemporanee di Naoki Ishikawa (Tokyo, 30 giugno 1977), in una selezione a cura di Filippo Maggia.

TUTTA IN VOI LA LUCE MIA. Pittura di storia e melodramma
28 settembre 2023 > 14 gennaio 2024
a cura di Fernando Mazzocca

A partire dalla fine del Settecento e con il Romanticismo, si va formando un pubblico vasto e partecipe di lettori di romanzi e di frequentatori di teatri ed esposizioni d’arte. Il romanzo storico, il genere della pittura di storia e il melodramma (rivoluzionato grazie a Gioacchino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi), alimentano la passione per le vicende storiche, introducendo eroi di una nuova mitologia. Storici, letterati, poeti, pittori, scultori, scenografi e costumisti teatrali cercano di rievocare il passato con la massima fedeltà possibile nella ricostruzione degli ambienti, nella descrizione delle fisionomie, degli atteggiamenti e degli abiti, rendendo allo stesso tempo attuali quei luoghi, quelle vicende, quei personaggi, quei sentimenti. Attraverso capolavori di Francesco Hayez, Michelangelo Grigoletti, Pompeo Molmenti, Francesco Coghetti, Domenico Induno, Giovanni Boldini, Accademia Carrara tesse un dialogo tra pittura, letteratura e musica, mettendo in scena la vicenda straordinaria di un periodo storico avvincente, anche grazie a un allestimento d’eccezione.

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