La banda parrocchiale di Urgnano spegne cento candeline - Foto

Nell’anno in cui si celebrano due grandi centenari (l’Incoronazione della Madonna di Basella a settembre, e la presenza della congregazione dei padri Passionisti), la comunità Urgnano festeggia anche i cento anni di fondazione di un’istituzione che dal 1921, con le sue note e la sua presenza costante, accompagna tutte le principali ricorrenze religiose e civili del paese e non solo: il Corpo musicale parrocchiale.

Anche se nel 2015, per allinearsi alle normative vigenti, ha assunto la forma giuridica di associazione musicale culturale autonoma, il suo legame con la parrocchia di Urgnano continua ad essere molto stretto, tant’è che il parroco pro-tempore, che da statuto ricopriva il ruolo di presidente, continua a farne parte come consigliere spirituale: incarico oggi ricoperto da don Stefano Bonazzi.

La nascita della banda di Urgnano si deve infatti alla ferma volontà di un sacerdote, don Mario De Vecchi, curato tra il 1917 e il 1931, coadiutore dell’allora parroco don Giovan Battista Bonaita il quale non era per niente convinto di affrontare questa «avventura». Così, senza l’appoggio finanziario e morale del suo superiore, don Mario dovette farsi prestare denaro dai privati per coprire le spese più urgenti e acquistare gli strumenti.

Tra i più generosi sostenitori ci furono Antonio Carlessi, Giuseppe Conti, Bartolomeo Donesana (per molti anni segretario), Luigi Isacchi, Antonio Rapizza, Antonio Teocchi e Giuseppe Zanardi, l’organista che per primo istruì i quaranta musicanti della formazione originaria. La storia del Corpo musicale parrocchiale è stato raccontato, nel 2011, da un volume celebrativo realizzato in occasione del 90° di fondazione, su volontà del compianto parroco don Mariano Carrara.

«Negli ultimi dieci anni – spiega il presidente Roberto Rossoni – abbiamo intrapreso una strada di rinnovamento organizzativo e artistico, aprendoci a collaborazioni con associazioni del territorio e realtà esterne, come le bande di Gorlago, Rovetta e Stezzano, le ballerine dell’Istituto di formazione coreutica e il Minicoro di Monterosso. Siamo anche molto orgogliosi di aver organizzato un raduno di “junior band” che ha dato possibilità a ragazzi e ragazze anche molto giovani di esibirsi nella Rocca Albani. E nel 2019 abbiamo avuto l’onore di conoscere gli amici maltesi della Banda San Filepp di Zebbug con i quali ci siamo esibiti, congiuntamente alla banda di Stezzano, nella nostra piazza Libertà».

Forte è anche l’impegno per la formazione musicale dei ragazzi della scuola primaria di Urgnano, che vede la banda organizzare, in collaborazione con Istituto comprensivo, dirigente scolastica, docenti e assessorato all’Istruzione, un corso propedeutico per far conoscere la musica e gli strumenti a fiato.

Dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia, la banda, oggi diretta dal giovane maestro Francesco Rainò Dambrosio, conta di tornare ad esibirsi per poter festeggiare nel modo migliore il suo centenario: per l’occasione sono già stati realizzati un quadro commemorativo dipinto da Valentina Brugali e un logo disegnato da Katia Dossena.

«Ci auguriamo che la situazione pandemica possa presto migliorare e ci consenta di poterci nuovamente ritrovare per condividere attraverso la musica le proprie sensibilità con l’augurio di riuscire trasmetterle a chi avrà il piacere di riscoprici» conclude il presidente.

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