Infarto a fine concerto
È morto il cantante Mango

Il cantante Mango è morto, stroncato da un infarto, alla fine del concerto che stava tenendo al Pala Ercole di Policoro, in provincia di Matera.

Le prime note di «Oro», uno dei suoi brani più famosi, poi l’interruzione, il braccio destro alzato e uno «scusate» rivolto al pubblico prima del malore mentre era alla tastiera. È quello a cui ha assistito il pubblico del «Pala Ercole» di Policoro (Matera) al termine di un concerto per beneficenza intitolato «Solidarietà e integrazione: insieme costruiremo un mondo a colori».

Mango è stato stroncato da un malore. La salma del cantante lucano si trova ancora all’ospedale «Giovanni Paolo II» di Policoro: in mattinata sarà trasferita a Lagonegro (Potenza), città dove era nato nel 1954, dove abitava e dove produceva le sue canzoni.

Giuseppe Mango, per gli amici Pino, inizia la sua carriera nel 1975 quando va a Roma e incide per la RCA Italiana l’album «La mia ragazza è un gran caldo», che sarà pubblicato nel 1976. Due brani attirano l’attenzione di Patty Pravo che decide di inserirli nel suo album «Tanto». Anche Mia Martini è attratta dalle melodie di Mango e inserirà una sua canzone nell’album «Che vuoi che sia... se t’ho aspettato tanto».

L’artista, che aveva compiuto 60 anni il 6 novembre scorso, è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è giunto privo di vita. La sua lunga carriera lo ha visto lavorare, tra gli altri, con Mogol, Lucio Dalla, Franco Battiato, Claudio Baglioni e Andrea Bocelli. Dallo scorso 25 aprile era in radio «Scrivimi», celebre brano di Nino Buonocore, anticipazione del nuovo album di cover uscito poi il 27 maggio dal titolo «L’amore è invisibile» (su etichetta Columbia Sony Music). Nel disco tre inediti e riletture di Sting, U2, De Andrè, Battisti, Minghi, Don Backy, Beatles, Bowie, Pino Daniele e una canzone della tradizione sarda.

Con un bel ricordo del direttore artistico di Radio Alta Teo Mangione: «Mi fa rabbia quando la morte arriva prima del previsto. Persona gentile, umile, sensibile. Chi ha avuto modo di conoscerlo sa che è cosi...Siamo vicini alla sua Laura in questo momento, le risate dietro le quinte di un’intervista non me le dimentico. Grazie Pino per le emozioni che ci hai dato».

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