Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 29 Giugno 2016
Il segreto della voce di Bud Spencer
«Era doppiata da mio padre Glauco»
Il segreto di Bud Spencer? La simpatia, la corporatura da gigante buono, il feeling con Terence Hill. E non solo, anche la sua voce profonda. Peccato che non fosse sua, ma del compianto Glauco Onorato.
Una convivenza artistica coatta che Pedersoli mal sopportava: ma al suo debutto non era che uno sportivo prestato al grande schermo, cui era approdato grazie al fisico erculeo. Anni passati ad allenare il corpo, mai le corde vocali: a quelle ci pensava Glauco, prolifico attore teatrale, televisivo (su tutti, si ricorda «La freccia nera») e cinematografico (recitò una parte anche ne «La collina degli stivali», proprio a fianco di Spencer e Hill), la cui dizione era stata affinata all’Accademia Silvio D’Amico.
A raccontare il rapporto conflittuale tra il «corpo» e l’«anima» di «Piedone» è il figlio, Riccardo Niseem Onorato: attore e doppiatore, bergamasco d’adozione. «È da quando sono bambino che faccio i conti con il fil rouge che mi lega a Bud: tutti mi implorano di sciorinare aneddoti».
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