Cultura e Spettacoli
Martedì 13 Marzo 2012
Il ricordo del cestista Carera:
Dalla voleva fare il mio playmaker
Flavio Carera, classe 1963, cittadino, cresciuto nel settore giovanile dell'Alpe Bergamo è senza alcun dubbio il più importante cestista bergamasco di ogni epoca. Quando ha giocato con la Virtus Bologna ha conosciuto Lucio Dalla: «Stima reciproca».
Flavio Carera, classe 1963, cittadino, cresciuto nel settore giovanile dell'Alpe Bergamo è senza alcun dubbio il più importante cestista bergamasco di ogni epoca. Nella sua lunga carriera, che l'ha visto vestire per 129 volte la maglia della nazionale, ha portato per cinque stagioni consecutive, tra il '92 ed il '97, la maglia bianconera della Virtus Bologna.
Quel periodo è stato foriero di grandi risultati sportivi per le «vu nere» felsinee, che tra il '93 e il '95 conquistarono tre scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana nel '96; in prima fila a festeggiare le vittorie della Virtus c'era sempre Lucio Dalla, bolognese doc, appassionato ed acceso tifoso del Bologna Calcio e della Virtus, di cui era storico abbonato nel parterre.
«Ho avuto il piacere e l'onore di conoscere Dalla già prima di approdare alla Virtus» racconta Carera. «Durante la mia militanza a Livorno, con la Libertas. Il tramite fu Alberto Bucci, bolognese ex coach virtussino e suo amico. Durante la mia esperienza bolognese ho iniziato a frequentarlo. Probabilmente per il mio modo di giocare, di comportarmi sia dentro che fuori dal campo, Lucio ha sempre avuto, sia durante le interviste televisive che sui giornali, parole di stima e simpatia nei miei confronti, naturalmente ricambiate da parte mia».
Carera ha anche un ricordo personale particolare di Dalla: «Nel 2001 giocavo a Montecatini Terme. Durante un suo concerto al Pala Terme mi invitò sul palco. Fu molto simpatico e spiritoso; accennando alla differenza di altezza tra noi due - io sono 2,06 metri, lui 1,60 - disse che i piccoli, nella pallacanestro, si occupano della costruzione del gioco mentre a noi giganti spettava soltanto la lotta fisica sotto canestro. «Sono il più grande playmaker di sempre, ma mi frega l'altezza», una sua famosa frase.
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