Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Lunedì 13 Aprile 2015
«Il nemico-un breviario partigiano»
al Lab 80. Il 18 c’è anche Zamboni
Al centro c’è Massimo Zamboni, storico chitarrista e fondatore di Cccp e Csi insieme a Giovanni Lindo Ferretti, intorno a lui ci sono la sua storia musicale, quella della sua famiglia, quella della sua terra.
E poi c’è la Resistenza partigiana: le sue rappresentazioni, la memoria, i valori. Sono ancora vivi? «Il nemico-breviario partigiano» è un film che racconta di tutto questo e che ha dato vita a un nuovo progetto del gruppo musicale Post Csi. Con la regia di Federico Spinetti e la produzione di Lab 80 film, il lungometraggio, che uscirà in occasione del settantennale della Liberazione, si è sviluppato intorno all’intreccio tra la storia privata di Zamboni, che solo recentemente si è scoperto nipote di un fascista ucciso nel 1944 dai partigiani, e quella collettiva della Resistenza.
E collettiva è diventata anche l’elaborazione musicale delle vicende che Zamboni, cercando tra archivi e testimonianze, scopriva sul passato della sua famiglia: Post Csi, come si sono chiamati Massimo Zamboni, Giorgio Canali, Gianni Maroccolo e Francesco Magnelli insieme ad Angela Baraldi e Simone Filippi, hanno composto tre nuovi brani nel corso del progetto documentario. Stimolati dal film in fase di realizzazione, si sono ritrovati dopo 15 anni per ripensare in termini musicali i temi che il lavoro di Zamboni e il film stesso stavano sollevando.
«Attraverso la storia privata e famigliare di Massimo abbiamo cercato di stanare alcuni temi scomodi legati alla Resistenza - spiega il regista Federico Spinetti -, un lavoro che lui aveva già intrapreso e che l’ha portato anche a scrivere un libro, “L’eco di uno sparo”, che esce a fine marzo. Abbiamo fatto un pezzo di ricerche insieme, realizzando un film che pone degli interrogativi e che cerca di guardare in faccia il passato senza paura. Parlando della violenza partigiana, ad esempio, e facendolo senza retorica. O ragionando sulla distanza tra appartenenza famigliare e appartenenza politica: Massimo, antifascista, ha fatto i conti con le scelte di suo nonno, per anni lasciate in disparte dal resto della famiglia». Clicca qui per vedere il trailer del film.
«Ognuno di noi deve fare i conti con la propria storia, sapere da dove viene - dice Massimo Zamboni -, a me è capitato di scoprire quello che non sapevo e avevo intuito. La storia e la vita hanno stabilito ragioni e torto che è giusto accettare e fare nostre. Ma credo sia fondamentale intendere le ragioni di tutti, senza paura, intendere ogni appartenenza, chiederci se saremmo stati capaci di fare diversamente. Ho finito per pensare che a volte è stata probabilmente la casualità a dettare la scelta di stare da una parte piuttosto che dall’altra».
In tutto questo si ritrovano gli ex Csi, senza Giovanni Lindo Ferretti e con la voce di Angela Baraldi. Accettano la proposta di Spinetti e per la prima volta si lasciano riprendere mentre compongono Il nemico nel suggestivo teatro sociale di Gualtieri, vicino a Reggio Emilia: una canzone inedita che, insieme ad alcuni vecchi indimenticabili brani, diventa colonna sonora del film.
«Quando ho cominciato a raccogliere testimonianze sulla vicenda di mio nonno e a riflettere su questi temi - aggiunge Zamboni -, ho scelto di non essere un protagonista solitario, di condividere con le persone a me artisticamente più vicine. Non era scontato che gli altri dei CSI accettassero, abbiamo avuto diversi scontri anche su questo lavoro ma alla fine siamo stati capaci di condividere. Del resto, su un tema come quello della Resistenza, non è pensabile che esista un solo punto di vista».
«Il nemico-un breviario partigiano», oltre ad uscire nelle sale con la distribuzione di Lab 80 film, viene presentato al pubblico anche all’interno della due giorni Materiale Resistente 20.15 che si svolgerà a Correggio il 24 e 25 aprile, dove si prevedono performance teatrali e concerti di vari artisti tra cui Post Csi.
Dal 25 aprile, inoltre, il film sarà distribuito con il cofanetto Breviario partigiano, che conterrà anche un cd con la colonna sonora del film e un libro collettivo in cui compaiono riflessioni sulla Resistenza di scrittori, musicisti, giornalisti, registi e storici (tra gli altri Francesco Guccini, Daniele Vicari, Piero Pelù, Giovanni De Luna, Paolo Fresu, Ascanio Celestini, Nada, Alessandro Bergonzoni e Marco Belpoliti).
All’Auditorium di Bergamo proiezione prevista dal 18 aprile (presente Massimo Zamboni alla prima, con presentazione del suo libro «L’eco di uno sparo», ed. Einaudi).
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