Cultura e Spettacoli / Bergamo Città
Mercoledì 06 Novembre 2013
Il «Greppi» festeggia il secolo
alla ricerca della nostra identità
Esiste un «genius loci» bergamasco? Si può rintracciare nella storia del nostro territorio una sensibilità specifica, un modo particolare di vedere la vita, la relazione con il mondo? Certamente sì.
Esiste un «genius loci» bergamasco? Si può rintracciare nella storia del nostro territorio una sensibilità specifica, un modo particolare di vedere la vita, la relazione con il mondo? Certamente sì. Basta pensare al carattere della gente bergamasca, alla sua peculiarità. Dice Osvaldo Roncelli, presidente del comitato per le celebrazioni in occasione dei cento anni del Circolo Greppi: «Una identità bergamasca esiste sicuramente, ma il problema è capire come definirla, come rintracciarla. Come identificarla. È questa la ragione per cui per celebrare i cento anni del nostro circolo culturale abbiamo deciso di promuovere una lunga serie di incontri proprio su questo tema: “Alla ricerca del genius loci”».
Il ciclo è stato presentato nella Domus Alexandrina in via Sant’Alessandro 35. C’erano Osvaldo Roncelli, Gianni Carzaniga, Giovanni Dal Covolo. Dopo la presentazione si parte con una riflessione – venerdì 15 novembre – su Ermanno Olmi a cura di Angelo Signorelli del Lab 80; la settimana successiva sarà la presidente dell’Ateneo, Maria Mencaroni Zoppetti, a intervenire sul tema: «Bergamo una cultura di confine». E poi ancora Francesco Lo Monaco dell’Università di Bergamo parlerà di «Il comune di Bergamo nel Medioevo tra realtà e rappresentazione». Il 27 febbraio, invece, si terrà un convegno su «I circoli culturali a Bergamo».
Uno sguardo ampio che abbraccia un orizzonte di secoli dal medioevo all’età contemporanea. Un orizzonte che spazia dalla politica, alle attività militari, alla pittura, alla musica, alla scienza, alla cucina. Tornano nomi di personaggi famosi: Ermanno Olmi, Bartolomeo Colleoni, Lorenzo Lotto, Lorenzo Mascheroni, Giambattista Moroni, Pietro Antonio Locatelli.
Francesca Romero è nata a Madrid, ma da quarant’anni vive a Bergamo. È vicepresidente del circolo, spiega: «Il gruppo è nato nel 1914, credo che la vicenda sia di particolare interesse perché in quegli anni nascono il primo Rotary di Bergamo, gli scout laici in città. Nasce il circolo dalla parrocchia in una collaborazione stretta fra laici e preti». Una collaborazione speciale, intensa.
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