Cultura e Spettacoli / Isola e Valle San Martino
Lunedì 16 Giugno 2014
Il card. Bertone a Sotto il Monte
«Ci vuole una pastorale del coraggio»
Il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano emerito, ha trascorso alcuni giorni in Bergamasca, a Monasterolo al Castello, dove ha presieduto le celebrazioni per la festa della Madonna del Lago. Nella mattinata di domenica 15 giugno ha raggiunto Sotto il Monte.
Il cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano emerito, ha trascorso alcuni giorni in Bergamasca, a Monasterolo al Castello, dove ha presieduto le celebrazioni per la festa della Madonna del Lago. Nella mattinata di domenica 15 giugno ha raggiunto Sotto il Monte, accompagnato dal prevosto di Monasterolo don Gianfranco Brena e da Antonio Ghetti. A Ca’ Maitino è stato accolto dal cardinale Loris Capovilla con il quale si è intrattenuto in un lungo colloquio. Al cardinale Bertone abbiamo chiesto alcuni pensieri sulla figura di Papa Giovanni XXIII.
La figura di Papa Giovanni XXIII è tornata ad abitare la pastorale delle nostre parrocchie. Qual è l’attualità di questo Pontefice?
«Con la canonizzazione di Papa Giovanni riscopriamo anche una valorizzazione del suo stile pastorale. Il suo rapportarsi alle persone di qualsiasi età, provenienza ed estrazione, trattandole con il massimo rispetto, con delicatezza e fraternità è un grande esempio. L’attualità di Papa Roncalli si lega strettamente al Concilio di cui è stato promotore. Pensiamo alla forza di rinnovamento a lunga durata che ha impresso alla Chiesa. L’attualità è anche nel modo con cui egli è stato Padre e Pastore della Chiesa universale, uomo di altissima spiritualità e nello stesso tempo immerso nei problemi cruciali dell’umanità del suo tempo. Ha aperto un dialogo tra Chiesa e mondo contemporaneo, in un contributo di ricezione in reciprocità e questo è il principio che ci indica il modo con cui ci si può collocare con composta serenità e ottimismo all’interno delle sfide del suo tempo e delle fatiche del nostro tempo attuale».
Leggi l’intervista su L’Eco di Bergamo del 16 giugno
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