Il brutto anatroccolo con il teatro Prova

Domenica 5 gennaio alle 16.30 il teatro San Giorgio di via San Giorgio 1/f presenta, per la rassegna «I teatri dei bambini», lo spettacolo «Il brutto anatroccolo».

Tratto dalla famosa fiaba di Andersen, Il Brutto Anatroccolo riscritto e diretto da Silvia Barbieri racconta con semplicità da una parte la necessità del bambino di essere accolto, amato, accettato nella sua unicità e originalità, dall’altro l’ostinata cocciutaggine e sordità di un mondo che, sicuro dei propri modelli e riferimenti, non lascia spazio a chi non vi aderisce e non si riconosce.
L’uovo dal quale l’anatroccolo è uscito è troppo grande e nonostante la sua gioia di nascere ed incontrare il mondo, il rifiuto da parte di tutti gli animali del cortile è innegabile. La prima parola che è stata pronunciata alla sua nascita è "Brutto!" e Brutto è il nome che gli è rimasto: "Il fatto è che quando nasci sei troppo piccolo per sceglierti il nome che più ti piace…". I pensieri dell’anatroccolo sono sempre tesi a trovare una spiegazione buona, gentile, a giustificare il suo mondo e a caricarsi della colpa di non essere in grado di appartenervi.
Ma fortunatamente esiste un altro mondo: quello dei cigni, uccelli regali e bellissimi. L’anatroccolo, al loro passaggio nel cielo, sente una profonda e antica appartenenza, ma se ne vergogna, non è degno neppure di guardarli. Quando, sfinito e solo, cederà al lungo sonno dell’inverno, ecco che si compirà la sua trasformazione. La sua nostalgia non era altro che un richiamo profondo: anch’egli è un cigno.
Scoprendosi così superbo e trasformato, tuttavia manterrà l’infantile bellezza della sua timidezza e della sua ingenuità; questo farà di lui il cigno più bello del lago.

Attraverso un percorso avventuroso l’attrice debuttante Serena Sorrenti scoprirà con stupore e curiosità le colorate scene di Alfonso Andreoli che, a guisa di sei teatrini tridimensionali, accoglieranno i frammenti della storia, fatta di soliloqui, giochi e pantomime, valorizzate dall’utilizzo della musica e degli effetti sonori.
Lo spettacolo rivolto ai bambini dai tre anni si alimenta del lavoro con l’infanzia di due percorsi che hanno caratterizzato le ultime scelte artistiche della Compagnia: il progetto sulla diversità e il progetto sull’accoglienza, sviluppatosi nello specifico con il tema dell’affido.

Per informazioni
Tel.: 035/4243079
Fax:035/336623
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