I sorprendenti e inediti scritti di Bobby Sands: presentazione in Città Alta

«Scritti dal carcere» per la prima volta tradotto integralmente in italiano. La produzione poetica e di prosa dell’attivista nordiralndese che lottò per l’indipendenza e morì in carcere dopo un prolungato sciopero della fame attuato per denunciare le disumane condizioni di detenzione dei prigionieri politici.

Tre appuntamenti in Lombardia per presentare il libro Scritti dal carcere di Bobby Sands, prima traduzione italiana integrale di tutte le pagine di prosa e poesia inedite scritte durante la prigionia dal rivoluzionario irlandese, morto per sciopero della fame nel 1981, a soli 27 anni e già icona internazionale, nel carcere di Long Kesh a Belfast. Con traduzione e cura di Riccardo Michelucci ed Enrico Terrinoni , che firmano anche introduzione e postfazione, il libro è aperto da una prefazione inedita di Gerry Adams, leader storico del partito repubblicano Sinn Féin, e edito da Paginauno.

I due traduttori e curatori saranno presenti per raccontare al pubblico gli scritti di Sands : venerdì 9 luglio, alle 20,30, a Castiglione delle Stiviere (MN), presso il Circolo Arci Dallò; sabato 10 luglio, alle 19, a Bergamo al Parco della Crotta (Città Alta, accesso piazza Cittadella) , e domenica 11 luglio, alle 18, a Monza, presso la Libreria Virginia & Co.

Oltre 200 pagine: 41 poesie e 25 brani di prosa. I testi di Bobby Sands compongono una raccolta di grandissimo spessore, sia per la qualità letteraria da cui sono caratterizzati che per l’incredibile valore di testimonianza storica che rappresentano
.

Guarda la presentazione del libro andata in onda in Tic Tac, la rubrica di cultura e spettacolo del Tg di Bergamo Tv .

Scritti in condizioni di detenzione difficili da immaginare, tracciati segretamente su minuscoli pezzi di carta igienica e su cartine per sigarette, con una ricarica di penna a biro che Sands stesso teneva nascosta nel proprio corpo, i testi raccontano l’amore per la libertà, l’attaccamento alla propria terra, l’attenzione per i compagni, il sogno di una repubblica socialista. Parlano delle ragioni della protesta per il riconoscimento dello status di prigionieri politici, delle condizioni disumane e della violenza continua e degradante a cui i detenuti irlandesi erano costretti dal regime britannico.

Lasciano trapelare le passioni di un ragazzo intelligente e vitale: letteratura, storia, sport, ornitologia. Descrivono la tenacia di un ribelle acuto, lucido e inflessibile e allo stesso tempo un giovane uomo dotato di una straordinaria sensibilità umana e poetica, oltre che di un senso morale altissimo che lo porterà in assoluta consapevolezza a scegliere di morire.

© RIPRODUZIONE RISERVATA