I Jethro Tull infiammano
l'estate musicale in città

Ii Jethro Tull di Ian Anderson faranno tappa a Bergamo il 4 luglio, probabilmente al Lazzaretto. Lo storico gruppo del progressive inglese sarà il fiore all'occhiello del Summer Sound Festival. Dopo Dylan, Elton John, i Dream Theater, i Devo, giusto per fare qualche nome, ecco un'altra band longeva e prestigiosa che richiama l'attenzione su uno dei momenti più creativi del rock britannico. L'estate poi si tingerà di altri colori grazie alla consueta rassegna della Provincia Andar per musica. È certa la presenza del chitarrista e cantante folk inglese Richard Thompson con il suo gruppo, e di una preziosa triade di cantautori più che blasonati: l'irlandese Paul Brady, l'americano Roger McGuinn, la chitarra dei Byrds, e il poeta e cantautore pellerossa John Trudell, già annunciato l'anno scorso e poi finito tra gli appuntamenti mancati, per via dell'annullamento della tournée europea. Sempre in materia di folk e «folk progressivo» è annunciato anche un concerto degli inglesi Pentangle, visti dalla parte della cantante Jacqui McShee; mentre in materia di musica cajun, è annunciato il ritorno in Bergamasca de La Bottine Souriante, uno dei più bei concerti cui sia dato di assistere da tante stagioni a questa parte. Nel decennale della morte non mancherà anche un omaggio a Fabrizio De André da parte dell'orchestra di Giorgio Cordini.

Intanto è certa l'arrivo in città, o eventualmente in provincia dei Jethro Tull, una band che negli anni ha mantenuto un seguito considerevole e una freschezza di idee che non è venuta meno, testimoniata da una discografia che si è arricchita nel tempo. Se torniamo indietro di quarant'anni circa dobbiamo ammettere che quella di Ian Anderson resta una delle apparizioni più singolari del rock targato 1968. Lui ventenne, di origini scozzesi, si fa largo d'un tratto sulla scena britannica, incarnando la versione hippy del pifferaio magico. Chioma scomposta, palandrana sdrucita, Anderson suona il flauto traverso in un'eccentrica formazione di rock-blues che curiosamente prende il nome di un agronomo inglese del XVIII Secolo, inventore di una particolare seminatrice.

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