Happening, Finardi al Lazzaretto
Musica pensando alla disabilità

Eugenio Finardi il 7 giugno inaugura con un concerto al Lazzaretto di Bergamo l’Happening delle Cooperative Sociali.

La giornata è interamente dedicata alle disabilità, presenti Progetto Senzacca, Spazio autismo, i responsabili della Locanda dei girasoli di Roma, esperienza di ristorazione portata avanti con un gruppo di ragazzi affetti da sindrome di Down. Il tema è molto vicino alla sensibilità del cantautore di origini dichiaratamente bergamasche. Finardi torna sul «luogo del delitto» a distanza di un anno. «Stavolta però veniamo con la versione acustica del concerto: lo spettacolo è più intimo. Mi fa piacere tornare a casa».

Il tema della disabilità è sentito da Finardi, per questioni di vita. «Ho una figlia Down e sono sempre vicino a queste iniziative. La vita in questi 33 anni, dalla nascita di mia figlia Elettra, mi ha portato a diventare un riferimento per le associazioni, per i genitori di ragazzi come mia figlia. Non ho nessuna qualifica, ma un po’ di esperienza sì. Per chi si ritrova a vivere certe esperienze credo sia bello avere il conforto di chi già le ha passate».

Sul tema il cantautore si appassiona. Cosa sia cambiato in trent’anni è difficile a dirsi, anche se molti luoghi comuni sono stati almeno aggirati. «All’inizio chiunque vive il problema come una tragedia. Il primo momento è traumatizzante, soprattutto quando ti arriva tra capo e collo senza che tu sappia. Ora per fortuna ci sono diagnosi prenatali che almeno la sorpresa te la tolgono. All’inizio la notizia è difficile da digerire, non stiamo a raccontarcela; poi la vita ti dimostra che è tutto meno tragico».

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