Gli incidenti stradali a teatro
Due spettacoli a Gorno e Cisano

Il Teatro Prova sarà in scena con «Raccolti per strada» giovedì 25 agosto
alle 21 nella sala della Comunità, in via monsignor Antonio Guerinoni, di Gorno e mercoledì 7 settembre alle 20.30 al teatro Mazzoleni di via Ca' de Volpi a Cisano Bergamasco.

In scena la drammaticità di un'urgenza cui sembra impossibile dar risposte: i morti sulle strade non accennano a diminuire e a sconvolgere è spesso la loro giovanissima età. Molti dei racconti teatralizzati provengono da «Raccolti per strada - Involontarie esperienze automobilistiche», curato da Mauro Foglia, vicecomandante della Polizia Locale di Palazzolo sull'Oglio, e Marco Bonari, giornalista redattore al Giornale di Brescia ed edito da La Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori.

La forma del «racconto» dell'incidente da parte di chi lo ha subìto non è stata snaturata. Se nel quotidiano a dar conto dell'inarrestabile stillicidio di vite umane sono le stanche parole della cronaca, sul palco si affida alle voci degli attori (Walter Tiraboschi e Francesca Poliani) la narrazione, in una scenografia particolarissima, ideata da Marco Rossi e dominata da tre grandi pannelli che riproducono componenti di auto, alludendo all'idea del "crush" senza strilli, con un'efficacia lontana dall'aggressività e dalla violenza cui fa da sottofondo il poetico video firmato da Alan e Paolo Poloni, che proiettato per l'intera durata dello spettacolo propone particolari di volti, di ambienti naturali: un suggestivo elogio alla bellezza dell'esistere.

Ogni oggetto presente in scena va a comporre coerentemente un messaggio necessario ed essenziale, perfino le sedute degli attori che alludono ai cubi in cui vengono compattate le auto inviate alla rottamazione; ogni suggestione è scelta con cura, come per esempio le musiche, una selezione di artisti italiani come Samuele Bersani, Ivano Fossati, Piero Pelù, autori di straordinarie canzoni ispirate proprio al tema degli incidenti stradali, canzoni indimenticabili (cantate dagli stessi attori). La gravità del tema emerge per se stessa, mentre il recitato e l'intero allestimento evitano, per una scelta profondamente motivata, il registro cruento, raggiungendo lo spettatore per la via dell'evidenza, attraverso le parole di una ragazza che guarda il proprio volto sfigurato dai vetri esplosi nell'urto o da chi teme di non potersi più districare da lamiere fumanti.